Giovanni Govoni – Abbandonare
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola e poi se ne va.
Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola e poi se ne va.
Vorrei darti un bacio elevato all’infinito, vorrei vederti per l’eternità, vorrei amarti fino alla morte e morire per te, ma siamo troppo diversi per stare insieme.
Finisce che ad alcune cose ti arrendi. Ad alcune persone anche. Quando ti rendi conto che tanto hai a che fare con i mulini a vento, cerchi di non disperdere più le tue energie, o di direzionarle altrove. Finisce che realizzi che tanto è inutile. Che come tu sei così e non puoi cambiare troppo, vale la stessa cosa anche per gli altri. Capisci che alcune diversità sono insormontabili e allontano. E non c’entra il bene. Quello non finisce con uno schioccare di dita. Ma non può essere il solo collante di un rapporto.
Solo nell’attimo in cui smetti di lottare capisci che quella persona la stai lasciando andare.
L’indifferenza è la virtù di chi ottiene ragione senza bisogno di urlare.
Solo adesso riesci ad evadere. Mai più vuoi vedere dove sei costretto a vedere, mai…
La freccia senza bersaglio è solo un ramo secco. Un bersaglio senza freccia morirà d’insensata attesa. Così il mio inutile amore invecchierà di vana illusione. Così il tuo cuore orgoglioso pioverà come sabbia. Persi entrambi nell’imperturbabile clessidra del tempo.