Jean-Paul Malfatti – Abitudine
È più facile per un italiano gesticolare senza parlare che parlare senza gesticolare!
È più facile per un italiano gesticolare senza parlare che parlare senza gesticolare!
Il piacere non esiste, è solo un sinonimo di abitudine.
Mesi di sedentarietà ti fanno capire che se pure in mezzo a tanta gente rumori musiche e caos… a volte capisci a quanto solo ti senti.
Sempre cambierà, mai… cambierò.
Il linguaggio vi fotte, vi traforavi trapassa e voi non ve ne accorgete.Voi sputate su Einsteinvoi sputate sul miglior Freude sull’aldilà dei principi di piacere.Voi impugnate e applaudite l’ovvione avete fatto una minchia di quest’ ovvioin cambio della vostra.Ma io non vi sfido!: non vi vedo!.
C’è’ chi considera andare controcorrente… uno sforzo inutile per raggiungere il traguardo più lontano. Lo pensano quelli che seguono la corrente senza rendersi conto di girare in un cerchio già tracciato da altri.
Il perché solo pochi momenti rimangono impressi, i pochi di cui ci ricordiamo, da cui traiamo insegnamenti, è troppo sottile da capire. Eppure ve ne sono stati tanti altri non migliori ma diversi da cui imparare. In ogni modo questo è quello che siamo. Momenti diversi, unici, eppure semplici, come aprire una porta, ma comunque unici. Sono questi che si attaccano alla pelle, ancora da formarsi, si cuciono dove non possiamo toccarli, a malapena vederli e svaniscono ma mai abbastanza.
Scusate la confidenza ma è un problema di coscienza piacere a tanta gente, è una gabbia seducente.
E poi ti abitui. Ti abitui a non vedere più quel ragazzo. Ti abitui a non avere più quell’ansia che avevi ogni volta prima di vederlo. Ti abitui a non cercarlo più e a non vedere più quel display che si illumina, a non incrociare più le tue mani con le sue, a non sfiorare più quelle labbra che ogni volta ti faceva battere il cuore a mille. Ti abitui e non sentire più il suo respiro addosso al tuo, ti abitui a stare senza di lui. Ti abituerai a tante cose, ma l’unica cosa che so è che non si potrà dimenticare mai niente.
Un verme, anche se travestito (di sua volontà) da bruco, resterà sempre semplicemente un verme…
Non esiste peggior prigione della chiusura mentale…
Ogni cosa è utopiase si agisce nella convinzione che lo sia.
La mamma non dice quello che vede in fondo… tace e consola…
La donna va corteggiata e conquistata ogni giorno… anche se è già nostra, altrimenti si rischia che diventi la donna di un altro.Il problema e che noi uomini abbiamo perso l’arte di corteggiare e di spendere energie per creare la giusta atmosfera.
Non mi sono abituato ancora alle delusioni… quando accade prima mi deprimo, poi mi domando il perché? Infine divento un demonio.
Abitudine non lo può essere… l’infinito immenso creato dal noi.
Chiedere scusa è una delle scuse più facili che per alcuni diventa facilmente un vizio.