Nello Maruca – Abitudine
Chi approfitta della roba altrui, anche per una sola volta, può enumerarla tra le sue abitudini.
Chi approfitta della roba altrui, anche per una sola volta, può enumerarla tra le sue abitudini.
Non è che io non voglia credere, è che mi riesce più semplice dubitare.
Sto bene quando sento che stai bene.Sono felice quando vedo che sei felice.Noi: troppo uguali, troppo diversi.
L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Le persone vivono… ma non sanno perché vivono… e vivono male.
La cosa peggiore è quando si è soli in due.
Le convenzioni non vanno sempre a braccetto con tutte le possibilità percorribili, anzi a volte le convenzioni sono il recinto per tenerle a guardia.
L’abitudine è una palude ben mimetizzata. La scorgi solo quando ormai ci sei caduto dentro.
L’ozioso non teme temperatura: Se piove è al fuoco, se c’è il solo è al fresco.
Quando il mescitore è sull’uscio a parlottare la mistura è avvenuta.
Devo smetterla di bere altrimenti continuo a scrivere o devo smetterla di scrivere altrimenti continuo a bere?Questo è il problema.
Mi vesto di mare quando dico una cosa che poi devo anche fare.
All’origine dello spread è la distanza tra il “dacci oggi” e “il nostro pane…”
I colori delle emozioni in tutte le loro sfumature non si possono lasciar sbiadire ne ingabbiare in nome di chissà quali dettami. Spesso indossiamo abiti che non ci appartengono e a chiacchiere vantiamo il possesso dei valori della vita. Un plauso agli audaci condannati dai bacchettoni implosi nell’anima e stitici nel cuore.
Non è l’abitudine che mi fa paura, è l’abituarsi all’abitudine che mi desta qualche preoccupazione.
La mediocrità spesso ha qualcosa di insopportabile: la presunzione!
Non è vero che sono pigro. Sono estremamente motivato a non fare niente.