Adriano Calì – Morte
Se sei triste non aver paura, la morte è peggio. Se stai per morire non aver paura, il peggio deve ancora venire. Se sei morto non aver paura, il peggio è passato.
Se sei triste non aver paura, la morte è peggio. Se stai per morire non aver paura, il peggio deve ancora venire. Se sei morto non aver paura, il peggio è passato.
La morte talvolta bussa, avvisa, e pian piano porta alla resa ma nello stesso tempo prepara, dà modo di combattere: conseguenza di mali improvvisi o già conosciuti che spengono silenziosamente una vita. Altre volte invece, sorprende, inaspettatamente. È la morte più dura perché uccide la gente che sta bene e con essa l’animo della gente vicina. Fa rumore. Rumore di uno schianto, di sirene. Rumore di voci che ne parlano, rumore di lacrime sconosciute che cadono. Nel silenzio solo la verità di ciò che è stato.
Credo che la cosa migliore sia andarsene con un pensiero felice, che ci faccia sorridere serenamente.
Ogni tanto mi perdo tra l’aldiqua e l’aldilà, poi mi ritrovo e scopro che è ora di svegliarmi e pizzicarmi per sapere se sono ancora vivo.
La morte confina con la nascita, e la nostra culla sta nella tomba.
Soli si muore.
Uomo ricorda che morirai, perciò vivi, vivi più che puoi, perché la vita non è eterna, ma vivendo la renderai tale.
La morte talvolta bussa, avvisa, e pian piano porta alla resa ma nello stesso tempo prepara, dà modo di combattere: conseguenza di mali improvvisi o già conosciuti che spengono silenziosamente una vita. Altre volte invece, sorprende, inaspettatamente. È la morte più dura perché uccide la gente che sta bene e con essa l’animo della gente vicina. Fa rumore. Rumore di uno schianto, di sirene. Rumore di voci che ne parlano, rumore di lacrime sconosciute che cadono. Nel silenzio solo la verità di ciò che è stato.
Credo che la cosa migliore sia andarsene con un pensiero felice, che ci faccia sorridere serenamente.
Ogni tanto mi perdo tra l’aldiqua e l’aldilà, poi mi ritrovo e scopro che è ora di svegliarmi e pizzicarmi per sapere se sono ancora vivo.
La morte confina con la nascita, e la nostra culla sta nella tomba.
Soli si muore.
Uomo ricorda che morirai, perciò vivi, vivi più che puoi, perché la vita non è eterna, ma vivendo la renderai tale.
La morte talvolta bussa, avvisa, e pian piano porta alla resa ma nello stesso tempo prepara, dà modo di combattere: conseguenza di mali improvvisi o già conosciuti che spengono silenziosamente una vita. Altre volte invece, sorprende, inaspettatamente. È la morte più dura perché uccide la gente che sta bene e con essa l’animo della gente vicina. Fa rumore. Rumore di uno schianto, di sirene. Rumore di voci che ne parlano, rumore di lacrime sconosciute che cadono. Nel silenzio solo la verità di ciò che è stato.
Credo che la cosa migliore sia andarsene con un pensiero felice, che ci faccia sorridere serenamente.
Ogni tanto mi perdo tra l’aldiqua e l’aldilà, poi mi ritrovo e scopro che è ora di svegliarmi e pizzicarmi per sapere se sono ancora vivo.
La morte confina con la nascita, e la nostra culla sta nella tomba.
Soli si muore.
Uomo ricorda che morirai, perciò vivi, vivi più che puoi, perché la vita non è eterna, ma vivendo la renderai tale.