Alain Fournier – Morte
Cerco la chiave delle evasioni verso paesi desiderati, forse è proprio la morte.
Cerco la chiave delle evasioni verso paesi desiderati, forse è proprio la morte.
Invidio i morti, e solamente con loro mi cambierei.
Chiedere cento per ottenere dieci: per guarire dall’emicrania aspiro all’immortalità.
Non posso far niente per farti sentir meglio. Questo è il guaio di perdere qualcuno che si ama. Non ci sono parole che possano rimpiazzarlo. Non ci sono lacrime che possano riempire l’enorme vuoto che senti dentro di te. Alcuni ti diranno che il tempo ti curerà, che con il passare dei giorni il dolore si attenuerà. Ma io non te lo dirò, perché non credo sia vero. Impariamo a convivere con il dolore, a tollerarlo in modo che ci permetta di continuare la nostra esistenza, ma nulla lo fa scomparire. E nessun altro riesce veramente a capire quel che provi. Per quanto ti voglia bene, sei sola con la tua tristezza.
Da vivo non so dirti come si muore; da morto lo so ma non so come dirtelo.
Ogni suicidio è la soluzione di un problema.
La morte ha una mente veramente aperta e totalmente libera di pregiudizi o preconcetti. Ama ed accoglie tutti i mortali con lo stesso calore e senza nessuna distinzione di sesso, razza, religione, classe sociale o livello di istruzione. Ma, nonostante tutto questo, quelli che le vogliono bene sono così pochi che si possono contare sulle dita.