Alexandre Cuissardes – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Un paese con troppi professori dei diritti e pochi insegnanti di doveri è destinato ad essere sempre bocciato.
Un paese con troppi professori dei diritti e pochi insegnanti di doveri è destinato ad essere sempre bocciato.
Forse sarà un governo freddo poco ruffiano, malato dei mali italiani, pieno di conflitti di interessi, ma basta questo ed anche meno a non far rimpiangere i politici.
Aaa. OffresiPer chi avesse interesse a distruggere qualche paese nemico evitando le guerre tradizionali sioffre una squadra esperta in “distruzione mirata”, (perdite limitate, giusto qualche suicidio ) che può operare in tutto il mondo. La distruzione viene attuata infiltrandosi nelle istituzioni, nella burocrazia, nella vita quotidiana del paese da rovinare. I metodi usati sono corruzione, brogli elettorali, promesse mancate, scaricabarile, arroganza, sperpero, maleducazione, cattivo esempio, furti.Ampie referenze di “incapacità provata”.(55 milioni di italiani e resto del mondo)Prezzi trattabili, risultati garantitiRivolgersi – cp roma italia – (cp non significa casella postale )
Una giornalista forse impresentabile dà dell’impresentabile ad un politico forse impresentabile, e litigano pure, la cosa certa è che entrambi sono degni rappresentanti di due categorie impresentabili che rappresentano un paese ormai impresentabile.
Sentiamo dire “proteggiamo il made in italy, combattiamo i falsi”. Allora dobbiamo tutelare Grillo, lui è l’originale mentre i politici non solo sono incapaci a governare ma sono incapaci anche a copiarlo e sono quindi da combattere.
Le preoccupazioni della stampa europea non sono dovute a pietà e amore per l’Italia ma semplicemente al timore che l’Italia, come in un altro infausto passato, sia il laboratorio di esperimenti che potrebbero stendersi all’Europa intera.
Un viaggio in Italia ci porta davanti alla società più mobile, più fluida e più distruttrice d’Europa. […] In nessun altro paese sarebbe permesso assalire come da noi, deturpare città e campagne, secondo gli interessi e i capricci di un giorno. Gli italiani non temano di essere poco futuristi. Lo sono più degli altri, senza avvedersene, sebbene questo non significhi sempre essere più avanzati. […] In nessun altro paese come da noi tutto il campo sembra occupato dagli attivisti di ogni specie; in nessun altro, quasi per tacito accordo di affaristi e sociologi, è così radicata la convinzione che contino solo i problemi di denaro e di cibo. […] Il rischio dell’Italia è di entrare nel numero dei paesi di cultura bassa, giacché è possibile essere intelligenti e di cultura bassa.