Andrea De Candia – Morte
La mia paura più grande è quella di morire senza aver realizzato i miei sogni.
La mia paura più grande è quella di morire senza aver realizzato i miei sogni.
La morte è riservata ai vigliacchi, il sonno eterno ai sognatori.
Nel dolore che proviamo per la Morte di alcune persone, si nasconde tutta la gioia donataci nella loro vita.
Queste due donne erano molto diverse fra loro, ma in questo non differivano punto: tutt’e due sapevano indubbiamente che cosa fosse la vita e che cosa fosse la morte e milioni di persone lo sapevano come loro. La prova che esse sapessero con certezza che cosa fosse la morte stava nel fatto che esse potevano avvicinare i moribondi senza dubbi e senza paura. Invece Levin e gli altri come lui non lo potevano, perché avevano paura della morte. Se Levin si fosse trovato solo con suo fratello lo avrebbe guardato con terrore e con maggiro terrore avrebbe aspettato, senza sapere che cosa fare. Non sapeva che dire, dove guardare, come camminare. Parlare di cose strane era sconveniente, parlare della morte era impossibile ed impossibile era tacere. “Se lo guardo penserà che l’osservo, che ho paura; se non lo guardo penserà che ho la mente altrove; se cammino in punta di piedi gli dispiacerà; e se cammino come se niente fosse sembrerò brutale”. Kitty non pensava a sé, non ne aveva il tempo; pensava a lui.
Questa è l’inevitabile matematica della tragedia, la moltiplicazione del dolore. Troppe brave persone muoiono un po’ quando perdono coloro che amano. Una morte può generarne due, venti o cento. È così ovunque.
Non è la morte a essere un “male” e a fare paura, bensì il “processo del morire” nel quale la morte costituisce il punto ultimo.
La morte ha una mente veramente aperta e totalmente libera di pregiudizi o preconcetti. Ama ed accoglie tutti i mortali con lo stesso calore e senza nessuna distinzione di sesso, razza, religione, classe sociale o livello di istruzione. Ma, nonostante tutto questo, quelli che le vogliono bene sono così pochi che si possono contare sulle dita.