Angela Cicolari – Libri
I libri mi hanno rovinata? Io sono sono sempre stata una che li legge, perché questo dovrebbe fare imbufalire?
I libri mi hanno rovinata? Io sono sono sempre stata una che li legge, perché questo dovrebbe fare imbufalire?
C’è, nel modo in cui si fa un elogio, nella voce del lodatore, nel suo accento affettuoso, un veleno così dolce che l’animo più forte ne rimane talvolta inebriato.
Forse, capire quando non si può più cambiare nulla è la giusta punizione per chi è stato spietato.
Se al masochismo c’era un limite, lei non l’aveva ancora scoperto.
Serena sostiene che è meglio che io gli abiti sopra piuttosto che sotto: “Almeno è lui a schiattare se ti sente!”
Il mondo… questo grosso essere assurdo. Non ci si poteva nemmeno domandare da dove uscisse fuori, tutto questo, né come mai esisteva un mondo invece che niente. Non aveva senso, il mondo era presente dappertutto, davanti, dietro. Non c’era stato niente prima di esso. Niente. Non c’era stato un momento in cui esso avrebbe potuto non esistere. Era appunto questo che m’irritava: senza dubbio non c’era alcuna ragione perché esistesse, questa larva strisciante. Ma non era possibile che non esistesse. Era impensabile: per immaginare il nulla occorreva trovarcisi già, in pieno mondo, da vivo, con gli occhi spalancati, il nulla era solo un’idea nella mia testa, un’idea esistente, fluttuante in quella immensità: quel nulla non era venuto prima dell’esistenza, era un’esistenza come un’altra e apparsa dopo molte altre.
Quando si scrive la penna diventa lo strumento magico con il quale il mondo di una persona si imprime su carta, quando si legge questo mondo si riflette in quello del lettore.