Claudio Visconti De Padua – Ateismo
Le persone che usano troppo tempo per pregare l’invisibile, taglieranno il loro prezioso tempo per coltivare il palpabile.
Le persone che usano troppo tempo per pregare l’invisibile, taglieranno il loro prezioso tempo per coltivare il palpabile.
I credenti non vogliono mettersi in testa che i figli devono essere lasciati liberi, solo senza subire influenze potranno scegliere consapevolmente la propria religione, invece fin da piccoli vengono condizionati, con la conseguenza che spesso un cristiano diventa tale solo perché nasce per puro caso in una famiglia cristiana.
Tutto quello che esiste, grazie a Dio, è frutto del caso.
Chi professa che l’ade è nell’aldilà, sono convintissimo che conosce molto male l’aldiquà.
Come posso credere che Dio sia amore, se l’enciclopedia medica che elenca le malattie che affliggono l’umanità è decine di volte più voluminosa della Bibbia?
Il cattolico medio è un “eterno peter pan” che, pur sapendo di far parte di una religione che pone dei limiti alla sua libertà, pretende di fare il cazzo che gli pare, tirando in ballo la scusa del “siamo tutti peccatori”. La libertà è una cosa seria: se volete averla, non mettetevi nella posizione di dover rispettare regole che la limitino. Si chiama coerenza, sapete.
Il dio degli atei si chiama ateismo. Il dio dei cristiani si chiama Dio. Il dio degli scienziati si chiama scienza. Il dio dei poeti si chiama poesia. In qualunque modo la si veda, non esistono atei. In qualunque modo ci piaccia pensare, è innegabile che l’essere umano abbia bisogno di un dio al quale appoggiarsi. I migliori, però, sono gli egocentrici, per i quali esiste un unico e perfetto dio: loro stessi.
Io non credo in Dio, ma nei miracoli sì, e penso che qualcosa di grande ci sia sopra le nostre teste che noi chiamiamo pura casualità.
Strano come certa gente sia così umile da attribuire successi e fortune ad un creatore invisibile eppure così arrogante nell’indiscutibile certezza di tali vecchie illusioni.
Le regole religiose devono valere solo per chi sceglie di seguire la religione, non per tutti.Se vuoi essere cristiano o musulmano, allora sei libero di vivere secondo le regole cristiane e musulmane, ma questo vale per te che scegli appunto di far parte di queste religioni, non per tutte le altre persone.Chiaro il concetto?Non tutti sono talmente irrazionali da credere nelle superstizioni: non tutti, quindi, devono sottostare alle regole dei superstiziosi.
– Mi spiace, non ho religione, non mi interessa.- Ma bisogna credere!- Io non credo né a chi dice “bisogna” né a chi dice “credi”.
Nella Bibbia Dio fa sbranare una quarantina di bambini da due orse, solo perché avevano osato prendere in giro un uomo per la sua calvizie.Considerando che questo gesto di “grande amore” dimostra un leggero velo di cattiveria, mi viene da pensare che anche Dio abbia pochi capelli.
Come mai le “sentinelle in piedi” stanno sedute quando il cattolico medio fa sesso prematrimoniale ogni giorno (spesso usando anche il preservativo), divorzia con una facilità inaudita e via dicendo?Queste cose non offendono Dio?Il cattolico medio si ricorda di essere cattolico solo quando deve rispettare quelle regole religiose che lui stesso approva, mentre infrange senza troppi problemi le regole che non gradisce.Per questa ipocrisia non ci sono “sentinelle in piedi”, tanto basta dire che “siamo tutti peccatori” e il gioco è fatto, dico bene, cari i miei cattolici opportunisti?Con che faccia pretendete il rispetto dei vostri valori da parte di chi magari non è nemmeno credente, quando poi siete i primi a mettere da parte quelli che trovate scomodi?
L’odio che dovrebbe essere ai nostri tempi una fiammella morente, dato l’eccesso di zelo dettato dai fondamenti religiosi, oggi inverosimilmente sembra essere più arzillo di altri tempi.
Un ateo che si vanta di esserlo non è per nulla diverso da un credente che cerca di imporre la sua religione. L’arroganza non fa distinzioni e non è “credibile” a priori.
Nei social network ci sono cristiani che come avatar usano immagini di crociati con la spada sguainata.Lo fanno per ricordarci che Dio è amore?
I pedofili ci sono ovunque, ma se in una classica azienda verrebbero presi a calci in bocca sia dai colleghi che dai superiori, nella Chiesa vengono “puniti” in un modo a dir poco assurdo, spesso venendo semplicemente trasferiti in altre parrocchie.Se in una scuola elementare i maestri pedofili venissero semplicemente trasferiti in altre scuole, probabilmente il cittadino medio vorrebbe linciare in strada sia i maestri che il preside, ma quando sono i preti ad essere trasferiti, il cittadino medio tace, oppure critica a bassa voce, da brava pecora ubbidiente abituata a rispettare il pastore.