Carlo Gragnaniello – Tristezza
Cosa mi sta tradendo la mente… il cuore… cosa!
Cosa mi sta tradendo la mente… il cuore… cosa!
La sera quando il silenzio è più intenso, diventa più difficile sopportare il tormento della tua distanza!
Ci sono cicatrici così profonde nell’anima che malgrado gli sforzi nemmeno il tempo potrà mitigare, sono quelle che si creano quando hai conosciuto il dolore nella sua forma più lancinante, in cui perdi la fiducia nella vita, dove speri di scomparire o di non risvegliarti mai più. Queste sono cicatrici che ti faranno chiudere il cuore a chiunque cerchi un pertugio per entrarvi, poiché la paura ha preso il sopravvento e probabilmente niente e nessuno riuscirà a scalfirla.
Amore e odio per quella notte che, in compagnia, di alcool e vita ti sazia e, in solitudine, di domande e mancanze ti strazia.
E non pensare che d’inverno il giardino perda il suo incanto. Sembra addormentato, ma lì sotto le radici sono in tumulto.
La tristezza è un tutt’uno con la pelle. Togliersela di dosso significherebbe scorticarsi a sangue, strappandola da dentro ma si rimarrebbe comunque privi di una parte di se stessi.
Nella terra dei desideri negati una principessa morì di malinconia aspettando il suo amore impossibile.