Michela Strega – Cielo
È sempre dopo la tempesta che si può ammirare quanto è bello il sereno.
È sempre dopo la tempesta che si può ammirare quanto è bello il sereno.
Ogni alba porta il sorriso del sole e il suo abbraccio.
Vorrei toccare l’arcobaleno per abbracciarlo e non lasciarlo scappare.
Ah! I tramonti! Uno degli spettacoli più belli della natura. Ho sempre avuto un debole per i tramonti.
Ammirerei anche l’alba se solo lei attendesse il mio risveglio. Ecco perché colgo i tramonti. Loro si che mi capiscono.
I nostri ogni sono racchiusi nell’immensità del cielo.
È speciale il colore del cielo al tramonto, adorna il cuore di speranza!
I suoi occhi erano dannatamente profondi. Più del cielo, del mare, del mio dolore messi assieme.
Contemplare un cielo buio senza stelle e perdersi nel silenzio fra i pensieri dell’anima porta alla luce ricordi di piccoli momenti che credevi perduti per sempre ma vivono dentro te.
Guardo distratto il cielo, cerco fra le stelle nuovi sogni e realizzo che una nuova era non tarderà ad arrivare.
Quando la luna sconfigge il potente sole è ora di pensare alla sera; alla notte, ai sogni più belli e fantasiosi si possano mai realizzare.
Oggi voglio tornare a sognare; ammirare il tramonto e capire quanto siamo piccoli esseri in confronto alla saggezza della natura e all’immenso cielo.
È quel manto stellato che avvolge ed incanta a render speciale e magica la notte ed il silenzio è la sua soave e muta voce.
Dalla finestra scorgo il cielo: oggi mi assomiglia, triste e cupo, abitato da nuvole grigie. Solo un lieve scorcio più chiaro fa sperare, con sollievo, ad un’apertura di serenità. Anche lui, sempre in movimento come la vita, ci illuminerà, ancora, di luce e calore di giorno e, stellato, brillerà di notte.
Affacciato sul mondo, abbracciato al vento, a rimirare batuffoli d’ovatta intrisi di cielo. Se potessi strizzarle queste nuvole, ne son certo, gocciolerebbero milioni di stelle.
Osserva la luna. Dimmi quante volte l’hai sfiorata accarezzandola. È il suo viso è il cuore che domina la mano.
Quando il mare intona il dolce canto della malinconia il cielo veleggia mansueto verso il silenzio.