Jean Anthelme Brillat-Savarin – Cucina
La cucina è la più antica delle arti, perché Adamo nacque digiuno.
La cucina è la più antica delle arti, perché Adamo nacque digiuno.
I più famosi chef del mondo sono uomini, ma, quando si tratta di cucinare in casa propria, all’improvviso diventa un lavoro da donne.
Molte persone di talento, dopo esemplari successi, causa il loro carattere, finiscono nel baratro.
La vita sarebbe piacevole se l’uomo avesse padronanza della calma.
Il luogo celeste dove vengono cucinate, le nostre azioni, dal cuoco, emozione, si trova nella cucina dell albergo cuore.Quando come ingrediente usa la rabbia, cio che esce dal forno, e una torta salata, che non porta mai con se una buona azione.Se il cuoco invece cucina con amore, dalla padella ricaverà un sugo complicato che ci può confondere, e che porta con se strane azioni, che non sempre possiamo spiegarci.Il cuoco ha molta fantasia, la sua più grande ispirazione e l’ingrediente della vita, che momento per momento cambia dandogli sempre nuove idee per altre ricette, e cosi continuerà a cucinare, fino a che l’ingrediente della vita non li finirà.
Non perdere le buone occasioni: vanno sfruttate nel momento che si presentano.
Il pensiero di stare a dieta mi terrorizza, dopo ci sarebbe meno di me da amare.
Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Nel dubbio mangio una pizza.
Mi hanno offerto troppa cioccolata ed io proprio troppa ne volevo.
Se il padroneal contadino non vuol far saperequant’è buono il formaggio con le pere…non ha capitoche in cantina tra le botti piene di mostoil buon uomo ha ben nascostoil salame con il pane appena cotto!Chi è il più furbo dei due?
I peccati dello stomaco ricadono sul corpo intero.
Cosa mangiamo a pranzo? Boh fa tu: non ho idea mia voglia di pensare. Beh dai ti farò un bel panin col pan grattato.
Spesso chi è un buongustaio in cucina lo sarà anche in amore, perché l’appetito del cibo e del sesso ha le stesse sfumature.
Nei giorni d’oggi nessuno riesce ad essere vegetariano al cento per cento, visto che siamo costretti a mangiare della merda quotidianamente. E la merda è prodotto animale.
Caffè, compagno di solitudine, dolce o amaro ossequio all’abitudine.
L’importante è saper “dosare”: basta un cucchiaino di miele se il “boccone” è troppo amaro, un po’ di sale se invece è troppo “sciapo”, un pizzico di pepe se ciò che invece manca è la vivacità. Per tutto c’è un ingrediente e la sua giusta dose. Bisogna solo decidere se mettersi ai fornelli oppure gustarsi un panino in santa pace fregandosene di tutto il resto.
“Già” disse la donna. Si voltò di nuovo verso il fornello. “Sono io che cucino. Cucino per magnaccia, per sfigati, per mezzi matti. Già. Cucino, io.”