Dante Castellani – Morte
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
L’umanità è parte della “follia”, e tutti gli uomini sarebbero folli se non sopportassero catene cerebrali, che imbrigliano la follia e ne impediscono il volo. L’amore è follia.
La paura della morte rende l’uomo un essere metafisico.
Si nasce e si muore in un giorno in cui tu non sei presente.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida “In piedi, è giorno fatto!”, ti riesce difficile trovare le pantofole.
Scrivo per bruciare l’attesa, lo farò con tutta la forza finché mi sarà concesso di navigare su questo oceano in tempesta! Io raccoglierò l’attimo per descrivere l’uomo, e del suo tempo per la sua follia. Fin quanto potrò osserverò impietrito, fino al passo finale!
Se gli esseri viventi si alimentassero di raggi solari, il mondo non conoscerebbe discordia.