Dante Castellani – Morte
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
O il raccapricciante destino di noi esseri umani, ognuno di noi morrà improvvisamente in qualche terribile momento e spaventerà tutti coloro che ci amano e il mondo… e frantuma il mondo… e tutti gli eroinomani di tutte le città gialle e di tutti i deserti sabbiosi non possono darsene pensiero… ed anch’essi morranno…
Dicono che per tutti presto o tardi arriva “il carro della morte” che in quella “notte” spiriti e anime cantano un motivo strano, fatto solo di urla e lamenti, dicono che quella “notte” è sul confine tra incubo e realtà, dicono che succede quando meno te lo aspetti, e che dopo saliti su “quel carro” non si può più scendere!
Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz’obiezioni, il destino.
Non ucciderei mai un uomo: non tanto perchè sia un uomo degno di vita, quanto perchè non ucciderei mai.
Autunno è arrivato con i suoi caldi colori,adoro calpestare le foglie secche,quel crepitio leggero mi quieta esfido la morte con un sorriso.
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.