Niccolò Machiavelli – Destino
Iudico che fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso, a noi.
Iudico che fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso, a noi.
C’è il momento in cui ogni scelta diventa irreversibile.
Lasciati guidare dal cuore e avrai gioia a tutte le ore.
È la fortuna che conta, e nient’altro. Fortuna prima di nascere: lo sperma giusto che incontra l’ovulo giusto, i giusti genitori, il posto giusto.
Il destino è come la vita… c’è sempre da scoprire!
Vuoi aver un felice destino? Guida piano e bevi pochino.
Cosa porta noi umani a crearci il futuro? La sola convinzione di non avere destino…
Perché ci sia il sereno è necessario che prima ci sia la tempesta. Tu sei stato il mio caos. Dopo di te il sereno.
Quelle famiglie i cui stemmi tappezzano i muri delle chiese discendono a volte da straccioni ribelli.
Come si può dubitare che modestia e coscienza, congiunti a dignità nel comportamento, non vengano premiate dal destino?
A lungo andare, solo il capace ha fortuna.
Non è forse vero che il destino finisce per punire chi gli si oppone con arroganza, e rimane sordo ai suoi ammonimenti?
Quella corda tesa che è la storia di una famiglia.
La vita è come una piuma… basta un piccolo soffio e… vola via per sempre!
Il caso ci capita, il destino lo scegliamo.
Spesso mi chiedo quanto avrei potuto fare per cambiare il presente.
Il destino è come un carro in movimento al quale siamo attaccati fin dalla nascita. La meta di questo viaggio non può essere modificata, ciò che si può scegliere è il nostro modo di procedere: se cioè camminare a testa alta o lasciarsi trascinare piagnucolando nella polvere.