Epicuro – Morte
Se ci siamo noi la morte non c’è, quando noi non ci siamo più non c’è più neanche la morte.
Se ci siamo noi la morte non c’è, quando noi non ci siamo più non c’è più neanche la morte.
I miei cari che se ne sono andati, mi hanno lasciato ricordi belli e anche brutti nella memoria, perché non erano perfetti, come non lo sono io, come non lo è nessuno. Ma nel mio cuore hanno lasciato solo amore, tanto amore! Che custodisco con cura. Perché era il meglio che potevano lasciarmi. È quello che di meglio possiamo lasciare a quelli che rimarranno dopo la nostra partenza. Il nostro amore!
Da ogni altra cosa è possibile metterci al sicuro, ma rispetto alla morte noi tutti abitiamo una città senza mura.
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
Vanno via col callo della vita alle dita, lasciando l’inchiostro che è passato nelle vene.
Tutti gli uomini muoiono, ma la morte di alcuni ha più peso del monte Tai e la morte di altri è più leggera di una piuma.
Io non temo la morte, in quanto statica. Io temo il vivere, perché è un progredire, un divenire continuo di sentimenti ed esperienze che ci arricchiscono o depauperano.