Fabrizio De André – Paradiso & Inferno
L’inferno esiste solo per chi ne ha paura.
L’inferno esiste solo per chi ne ha paura.
La differenza tra l’inferno e il paradiso è che l’inferno lo stai vivendo e il paradiso lo stai idealizzando.
Questo è ciò che potrebbe essere l’inferno: una piccola chiacchierata al mormorio del Lethe riguardo ai bei tempi andati, quando preferivamo essere morti.
C’è un inferno da cui fuggire e un paradiso in cui restare, ecco cosa rappresenta la scrittura. Puoi diventare qualunque cosa e mimetizzarti, puoi trasformarti divenire per poi ritornare allo stato originario. La scrittura non ha dogmi rigidi, non rema contro la natura di chi la usa e non ha perimetri.
Quello che non ho è quel che non mi manca.
Preferiamo un inferno reale che un paradiso immaginario.
Benedetto Croce diceva che fino all’età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore.