Federica Maneli – Abbandonare
Ma c’è una cosa che non hai capito: con te ero forte, e le mie paure scomparivano sguardo dopo sguardo. Sarebbe stato diverso tra le tue mani. Sarei stata una bambina, si, ma con l’uomo più forte del mondo.
Ma c’è una cosa che non hai capito: con te ero forte, e le mie paure scomparivano sguardo dopo sguardo. Sarebbe stato diverso tra le tue mani. Sarei stata una bambina, si, ma con l’uomo più forte del mondo.
Io non so che danni o delusioni ti ha dato la vita ma non capisco perché queste ricadono su di noi. Ti ho persa? No, non ti perderò in realtà ma non potrò più avere la mia nonna amorosa. Sento la rabbia. Essa governa molte cose, e nasconde la più importante, la chiave per la libertà, il dolore. Non cedo ai ricatti, io quest’anno ho scelto l’amore vero e lotterò per averlo o per difendermi. Io quest’anno ho fatto le mie scelte. E tu nonna? Puoi amarmi veramente?
Oltre l’apparenza di una sicurezza ostentata si nasconde una grande fragilità interiore e la consapevolezza…
A volte ci costruiamo dentro un’immagine distorta della donna che amiamo, e quando ne scropriamo…
Ti ho chiesto se avevi ancora quel bracciale, mi hai risposto che si è rotto e che non riesci ad aggiustarlo, lo hai chiuso in una scatola. Lo vedi come siamo diversi? Tu che le cose rotte le abbandoni io che le cose rotte le aggiusto. Tu che mi hai chiuso in una scatola. Io che ti porto ancora addosso.
Prendete tutte le gioie di un rapporto di coppia, dai sorrisi… agli orgasmi, sono tutte diluite in un certo lasso di tempo.Nell’abbandono, le rivivrete tutte insieme nel medesimo istante come dolore, un dolore insopportabile…Ciò non toglie che siano esistite infinite gioie, però si tende a ricordare con più intensità il dolore concentrato.Questa situazione non muta sino a che non si avrà il coraggio di ricominciare a provare quelle gioie poco per volta, partendo magari dal dono di un sorriso.
E mentre cerco di dimenticare il breve tempo trascorso, il ricordo di te su di…