Roberto Gervaso – Felicità
La felicità non esiste. Esistono solo momenti e gradi di infelicità.
La felicità non esiste. Esistono solo momenti e gradi di infelicità.
La felicità va cercata come si cerca ogni altra cosa della vita e non è mai troppo tardi per trovarla. Essa arriva se la cerchiamo con tutte le forze e spesso è più vicina di quanto pensiamo.
La felicità è fatta dalle sventure evitate.
Non è vero che i soldi non fanno la felicità, i soldi fanno la felicità.
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all’indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
Chi pretende dall’altro tutto e rifiuta ogni dovere, non troverà mai la felicità.
Anche la felicità, come la ricchezza, ha i suoi parassiti.
Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. È per questo che l’uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
Com’è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!
Non ho mai provato molta avversione per quelle illusioni inoffensive che tendono a renderci più felici.
Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d’attesa.
La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L’unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.
Bisognerebbe tentare di essere sempre felici, non foss’altro per dare l’esempio.
Strappa all’uomo medio le illusioni con cui vive e con lo stesso colpo gli strappi anche la felicità.
La felicità la trovi dentro le persone che ti vogliono bene.
Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
Posso provare simpatia per i dolori delle persone, ma non per i loro piaceri: c’è qualcosa di curiosamente noioso nella felicità di qualcun altro.