Roberto Gervaso – Felicità
La felicità dipende da noi. Purchè gli altri ci diano una mano.
La felicità dipende da noi. Purchè gli altri ci diano una mano.
Bisogna avere molta cautela con chi è felice.
Col denaro l’infelicità si sopporta meglio.
Chi pretende dall’altro tutto e rifiuta ogni dovere, non troverà mai la felicità.
Davanti a una prospettiva di felicità permanente e invariata non indietreggerebbero forse tutti, per il terrore di morire di noia?
Quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. Spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla.
Afferra tutto l’azzurro del cielo e depositalo nel tuo cuore.
Abbandona i tuoi vecchi abiti mentali e vestiti di allegria.Versa un po’ di bianco su tutto il nero del mondoe un po’ d’azzurro sul grigio delle nuvoleche offuscano il cielo della tua anima.Ruba tutti i colori del mondo e dipingi la tela della tua vita eliminando il grigio delle paure e delle ansie.
Non permettere che il tuo cielo si lasci annuvolare da brutte notizie e dai soliti discorsi pessimisti di coloro che vedono tutto grigio.
Accendi in te l’azzurro fuoco della voglia di fare.
La felicità dovrebbe essere l’unica condizione della vita; dove la felicità è caduta, l’esistenza rimane un folle esperimento di lamenti.
Una risata felice può essere più lusinghiera di un’onorificenza, più preziosa del denaro e più gradita all’anima di una preghiera.
Se la felicità consistesse nell’agio fisico e nella libertà da ogni proeccupazione, allora l’individuo più felice non sarebbe nè un uomo nè una donna: io credo sarebbe una mucca americana.
Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non scambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza, non sa la più alte delle felicità umane…
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.
Bisogna essere felici di nulla, di una goccia d’acqua oppure di un filo di vento. Di una coccinella che si posa sul tuo braccio o del profumo che viene dal giardino. Bisogna camminare su questa terra con le braccia tese verso qualcosa che verrà e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino. Bisogna saper contare le stelle, amare tutti i palpiti del cielo e ricordarsi sempre di chi ti vuole bene. Solo così il tempo passerà senza rimpianti e un giorno potremo raccontare di avere avuto tanto dalla vita.
La felicità è la cosa più semplice, ma molti finiscono per trasformarla in lavori forzati.