Antonio Prencipe – Filosofia
Si Dio, lo ammetto, sono io quell’angelo dalle ali nere che ha disertato il paradiso per potersi rifugiare nell’inferno che è la vita.
Si Dio, lo ammetto, sono io quell’angelo dalle ali nere che ha disertato il paradiso per potersi rifugiare nell’inferno che è la vita.
Ho corso così tanto che nella fretta mi sono dimenticata di guardare ciò che stavo attraversando. Mi sono fermata solo, quando son arrivata. Ma la meta era così deludente… e allora capii, non era la meta finale che dovevo osserva ma bensì, ciò che stavo percorrendo per raggiungerla. Sono rimasta lì, piena di rimpianti e delusione… Ad aspettare… Un’altra strada da seguire, con la voglia di non sbagliare, più.
La grandezza di un uomo si riconosce dalla misura con cui ama le piccole cose.
Puoi recare qualsiasi persecuzione che vuoi allo scrittore, anche carnale, ma mai alla sua anima che tramite la penna diventa una fortezza inespugnabile.
Devi continuare a riciclare te stesso.
La vita toglie… la vita da: rallegriamoci, per quello che già ci ha dato.
La speranza del cielo è serena e bella, ma la speranza della terra, anche se brilla sul mutevole scenario della vita è tanto falsa ed effimera quanto è bella.
Solo conoscendo tante strade si può trovare quella giusta.
Non c’è l’esigenza di far quadrare il mondo.Bisogna trovare un posto al disordine,perché non sia espulso ma invece condiviso.
A volte non osiamo abbastanza.Così diventiamo compliciinconsapevoli del male.Ma non innocenti.
Non torna due volte queste giorno, granello di tempo, grande gemma. Questo giorno non tornerà più. Ogni minuto è una gemma inestimabile.
La donna è vieppiù desiderata se mantiene integro il suo pudore. Nel momento in cui cede a tentazione perde il suo fascino e in luogo di essere adulata è denigrata.
Come puoi convincere me, se non credi nemmeno nel vero te?
La “verità” è dentro di noi, sempre… a lei non possiamo sfuggire, anche se spesso non la comprendiamo e ci spaventa e poiché non la desideriamo… guardiamo altrove.
Non c’è risposta. L’enigma condanna l’uomo al tormento, un tormento privo di dignità, perché caduco e insensato come il Tutto insondabile.
A volte l’attesa… è una inquietudine senza fine.
Sembra che le bugie, risultino più simpatiche delle verità.