Manuela Dolfi – Frasi sulla Natura
Stelle che dall’alto ispirate il cuore,rendete romantico l’amore,se cadete si esprimono desideri,amiche di emozioni e dolci pensieri.
Stelle che dall’alto ispirate il cuore,rendete romantico l’amore,se cadete si esprimono desideri,amiche di emozioni e dolci pensieri.
Fu quando un pittore cieco dipinse su tela i colori del vento e un cantante sordo cantò il suono della luce che sulla Terra nacque l’amore.
La natura è composta da infiniti microcosmi, ma quando si viola arbitrariamente o per incuria uno di essi sembra di recare danno al magico soffio che li anima.
In seguito alle meraviglie offerte dalla natura, si susseguono i confronti, le ipotesi, si destano i ricordi, continuano le letture, gli approfondimenti. Il percorso è pressoché infinito.
Avvolti dai colori della natura, come se fossimo all’interno di un immenso quadro dalle mutevoli forze dinamiche.
Un granello di sabbia, una goccia d’acqua ed un soffio di vento possono cambiare il mondo; una lacrima può cambiare una vita.
Sei dolcecome rugiada d’autunno.
Un giorno la foresta chiese all’uomo:”Tu sei sicuro di avere le radici ben saldenella tua Terra?”
“Essere un germoglio e non poter vedere la luce…”Questo gridò la gemma prima di soccombere all’egida della terra madre.
Alcune formiche arrancano su per un alto muro.Piccoli passi per una grande impresa.
Gli uomini discutono, la natura agisce.
Ero solo… la sua voce era imponente nel silenzio della spiaggia deserta, nel buio non coglievo lo stacco tra lui ed il cielo nel quale non risplendeva la luna, ma delle stelle di dimensioni incredibili…Nell’oscurità, la parte delle onde frontale mi appariva simile ad infinite strisce di schiuma color avorio che si rincorrevano e mi rincorrevano, come lunghissimi e sinuosi serpenti albini.Avevo l’impressione che dalla sua enormità potesse emergere un essere immenso da un momento all’altro, qualcosa di indefinibile ed amorfo come una creatura descritta nel Necronomicon da Lovecraft.Camminai sulla spiaggia per parecchi minuti, impossibilitato a distoglievi lo sguardo.Avanzavo faticosamente con un passo grottesco per i tacchi degli stivali che sprofondavano nella sabbia fine come zucchero…Il vento freddo mi scavava il viso e trasportava un odore penetrante e, per me, sconosciuto quanto attraente.
Avrei sicuramente preferito ammirare l’immensità di un tuo sguardo… ma alla fine, mi sono accontentato di osservare la grandezza del mare abbracciato al cielo in una notte stellata, ma senza luna.
Mi pare ovvio che in natura esista la telepatia: quando un politico ci informa di nuovi tagli sulle pensioni e sull’educazione o incrementi nelle tasse annuali, sappiamo benissimo dove finiscono quei soldi e sono certo che pensiamo tutti la stessa cosa.
I poeti sono gli unici che riescono ad emarginarsi persino da se’ stessi e considerano la personalità bipolare/borderline come un dono divino.Certo che uno alle volte si attacca a tutto pur di non ammettere di essere solo un povero, insignificante buono a nulla!
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.
Noi esseri umani siamo assai simili agli alberi: abbiamo bisogno di radici salde nella terra dalla quale traiamo nutrimento e abbiamo bisogno del sole restando rivolti al cielo dal quale traiamo la luce, la forza, l’energia… il respiro vitale.