George Sand – Morte
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
Esiste una cosa nella vita, la morte. A tutti quanti verrà cotal sorte.
Bruciato e schiacciato a morte in un bugliolo di zuppa. Ci saranno anche modi peggiori di morire. Ma non molti.
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
Si è tristi quando siamo lasciati da chi, per circostanze a noi nascoste, intraprende la dimensione ultra terrena. Lo sconforto e la solitudine per molti poi diventa un macigno.Credo che questa dimensione terrena ci leghi talmente tanto all’illusione materialistica, che perdiamo la consapevolezza della nostra origine, che è divina. Oltre la morte sicuramente c’è la vita.
La morte arriva spesso per caso, magari solo un momento prima di qualcosa che avrebbe trasformato quella sconfitta in una vittoria; ma a noi non resta che accettare, con rassegnata umiltà, un destino che ci consegna alla morte, anche se un istante dopo avremmo potuto cingere regalmente la corona della vittoria.
Se dovessimo abolire la pena capitale, mi piacerebbe vedere cosa farebbero per prima cosa i miei amici assassini.