Gino D’Antoni – Morte
Intuire la morte significa che si è pronti ad accettarla.
Intuire la morte significa che si è pronti ad accettarla.
La morte è subdola e non riesce a capire quanto è impotante vivere e morire allo stesso tempo, per una vittoria, per una sconfitta.
L’uomo muore, quando l’anima carica di esperienza decide di liberarsi dal corpo e trasferirsi in un altro, per trasmettere insegnamenti.Ed è per questo che tutti noi alla morte di un nostro caro, amico o parente non dobbiamo piangere, trasmetterà le lezioni di vita ad un altro corpo, cosicché non si facciano più gli stessi errori.
Morire è quando acquisisci la consapevolezza che niente e nessuno può più riempire il vuoto che ti porti dentro.
Nella morte c’è un abbraccio.
Probabilmente nuove malattie contribuiranno a livellare la sovrappopolazione mondiale.
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
La morte è subdola e non riesce a capire quanto è impotante vivere e morire allo stesso tempo, per una vittoria, per una sconfitta.
L’uomo muore, quando l’anima carica di esperienza decide di liberarsi dal corpo e trasferirsi in un altro, per trasmettere insegnamenti.Ed è per questo che tutti noi alla morte di un nostro caro, amico o parente non dobbiamo piangere, trasmetterà le lezioni di vita ad un altro corpo, cosicché non si facciano più gli stessi errori.
Morire è quando acquisisci la consapevolezza che niente e nessuno può più riempire il vuoto che ti porti dentro.
Nella morte c’è un abbraccio.
Probabilmente nuove malattie contribuiranno a livellare la sovrappopolazione mondiale.
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
La morte è subdola e non riesce a capire quanto è impotante vivere e morire allo stesso tempo, per una vittoria, per una sconfitta.
L’uomo muore, quando l’anima carica di esperienza decide di liberarsi dal corpo e trasferirsi in un altro, per trasmettere insegnamenti.Ed è per questo che tutti noi alla morte di un nostro caro, amico o parente non dobbiamo piangere, trasmetterà le lezioni di vita ad un altro corpo, cosicché non si facciano più gli stessi errori.
Morire è quando acquisisci la consapevolezza che niente e nessuno può più riempire il vuoto che ti porti dentro.
Nella morte c’è un abbraccio.
Probabilmente nuove malattie contribuiranno a livellare la sovrappopolazione mondiale.
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.