Giovanni Schettino – Cielo
Non piegare il capo dopo la sconfitta, ti negheresti la visione del cielo!
Non piegare il capo dopo la sconfitta, ti negheresti la visione del cielo!
Non ti basta sapere che se alzi gli occhi ci troviamo sotto lo stesso cielo?…
Due cose definiscono un “essere” malvagio: l’odio e il desiderio di tramutare cose e persone secondo i desideri, e non secondo la naturale direzione. Odiando, vorrebbe che l’oggetto del suo odio si inchini e inginocchi riconoscendo la Fede, desidera che intelligenza, bellezza, virtù siano solo dalla parte di chi li ama, e che quindi le merita. Tutto quello che di una persona è positivo, cerca di farlo apparire come qualcosa di sporco e immeritato, usato male. Quando l’unico suo interesse è averlo e distribuirlo ai suoi fedeli, come spirito, attraverso il martirio. Martirio? È sicuro che funzioni, visto che ha macellato proprio chi lo ha smascherato? Direi di no. Vuole solo mattoni per la terra, il cielo e le stelle. Opporsi a questo, lo definisce inseguire una chimera. Tuttavia… c’è in effetti qualcosa che una croce fa: all’andata è idilliaca la storia, si cammina scalzi su prati verdi, la matematica è un gioco. Poi, al ritorno, si vedono quelle vite ridotte in rovina, cenere e macerie, ma anche prima erano così, solo che sfuggivano i particolari. È cambiata ed è sempre la stessa.Non ci sono chimere che possono svelare il destino delle stelle, sono l’onestà può farlo. Il possesso, la conversione usata per Avere, il sogno sacrificato per l’immortalità e la bellezza, la parzialità di un regno, fanno di questo Padre non solo un terrorista spirituale senza scupoli, ma la quintessenza del male, dell’odio e della morte.
Qualunque sia il tuo cielo l ‘importante è che tu scelga la stella più splendente.
Quando una fata fa un incantesimo, il cielo si tinge del rosa dell’alba.
L’eterna presenza del cielo modifica ogni giorno, almeno parzialmente, il nostro umore.
Stanotte fissavo il cielo… forse in cerca di stelle cadenti… forse di desideri da esprimere.