Heinz Gunther Konsalik – Guerra & Pace
La guerra è sempre un unico grande assassinio.
La guerra è sempre un unico grande assassinio.
Non mi piacciono gli scudi, le spade, e neanche, a dire il vero, le pistole, le mitragliatrici, le bombe a mano, quindi ragionare in termini di guerra non mi va.
Non mi piace chi beve presso un cratere colmo narrando risse e guerre lacrimose, ma chi mescendo amore e poesia, non pensa che al piacere diletto.
Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.
Occhio per occhio e il mondo diventerà cieco. Se non poniamo fine alla guerra, la guerra porrà fine a noi. La violenza non è forza.
La fine della guerra è una sconfitta per i pacifisti.
La dimostrazione più lampante della follia dell’uomo è la guerra!
Il mio dissenso: Siamo sommersi dall’inganno delle parole, tutti parliamo di giustizia e di pace ma tra il dire e il fare…
La pace… un’utopia se l’intero genere umano non la smette di guardare solo ai propi particolari interessi e non capisce che il valore più grande per l’uomo è l’uomo!
Sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo che si esalta per un chirurgo che sostituisce un cuore con un altro, e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vengano mandati a morire, come vacche al macello, per la bandiera.
Quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell’uomo.
Che bell’onor s’acquista in far vendetta.
Le armi da guerra non presuppongono coraggio ma buona mira.
I patrioti parlano spesso di morire per il loro paese, e mai di ammazzare per la loro patria.
Nessuna nazione senza una bomba atomica può considerarsi veramente indipendente.
La Francia ha perso una battaglia ma non ha perso la guerra.
Ogni guerra contiene tutte le precedenti.