Antonino Gatto – Guerra & Pace
Lasciamo ai nostri figli un futuro migliore,la nostra indifferenza potrebbe partorire i loro assassini.Fermiamo la guerra, diventiamo Amici!
Lasciamo ai nostri figli un futuro migliore,la nostra indifferenza potrebbe partorire i loro assassini.Fermiamo la guerra, diventiamo Amici!
Le ideologie sono una bellissima cosa, rendono tutto più semplice, anche sparare al vicino di casa.
E un campo di battaglia desse grano per quella morte con la falce in mano… e al ventre di una donna il suo bambino… e breve o lungo ad ognuno il suo destino… vorrei dire buon Natale finché c’è chi ascoòterà… finché si farà l’amore… finché un uomo pregherà.
Una promessa vorrei… niente più guerre fra noi.
Si possono fare e promuovere grandi cambiamenti: basta volere la pace quanto si vuole la guerra.
La pace è altrettanto impegnativa quanto la guerra.
Farò della mia casa una regione d’amoree rifugio, per averti militare deciderò di creare io una guerracontro tutti quelli che ti allontanano da me!
Non ci sono mai state una buona guerra e una cattiva pace.
Ridevano. Ma la verità è che erano giovani, e i giovani hanno un’idea vecchia della guerra. Onore, bellezza, eroismo. Come il duello tra Ettore e Aiace: i due principi che prima cercano ferocemente di uccidersi e poi si scambiano doni. Io ero troppo vecchio per credere ancora in quelle cose. Quella guerra la vincemmo con un cavallo di legno, immane, riempito di soldati. La vincemmo con l’inganno, non con la lotta a viso aperto, leale, cavalleresca. E questo a loro, ai giovani, non piacque mai. Ma io ero vecchio. Ulisse era vecchio. Noi sapevamo che vecchia era la lunga guerra che stavamo combattendo, e che un giorno l’avrebbe vinta chi sarebbe stato capace di combatterla in un modo nuovo.
Se volete la pace cercate sempre ciò che è essenziale.
Ogni volta che un soldato muore tutti urlano che è scandaloso (?)… Finché i soldati stanno nelle caserme in Italia ad annoiarsi è tutto ok, poi vanno in guerra (ma và?) e devono tornare subito a casa. Il fornaio fa il pane, il soldato le guerre. Quando muoiono gli operai chi deve tornare a casa?
Una pace macchiata di sangue è il frutto amaro della guerra.
Troveremo sempre un giustificato motivo per fare le nostre guerre.
Un guerriero vuoto dentro avrà forse la concentrazione giusta per sconfiggere i suoi nemici fuori, quelli più deboli di lui, ma non avrà mai l’amore per riuscire a battere quei nemici che risiedono dentro sé stesso. Allora l’unica cosa che può fare se vuole vincere è aprirsi ai colori della vita e depurarli dalle false credenze, e guardare così i colori del mondo dagli occhi di Dio.
I bambini, i loro occhi, il loro sguardo.Mai esso dovrebbe dover vedere gli orrori di una guerra.Ci si può commuovere, ma non servirà…Bisognerebbe strapparmi ad una realtà che li devasta…povere, dolci, creature; tradite dal tragico e crudele destino diuna vita che, non risparmia nemmeno la loro innocenza…Angeli profanati da una violenza che li rapisce al loro candore.
La vera guerra arriverà quando i buoni reagiranno.
Anno 2010…Sento persone dire che sono state “esagerate” le cifre degli ebrei assassinati nella 2a guerra mondiale…Vergogna!L’unica parola decente che mi viene da dire a tutti quelli che la pensano così è: Vergogna!Purtroppo c’è ancora gente che non ha capito cosa vuol dire vivere.