Ilaria Pasqualetti – Silenzio
Restare in silenzio non vuol dire non avere parole, ma non aver voglia di farle sentire a chi non le capirebbe mai.
Restare in silenzio non vuol dire non avere parole, ma non aver voglia di farle sentire a chi non le capirebbe mai.
Per me l’amicizia è una cosa troppo importante per metterla in gioco per delle cazzate, per me l’amicizia conta quanto l’amore, ed anche se con un amico/a non ci vivi ogni giorno resta comunque un punto fermo a cui non rinuncerò mai.
A volte sono futili tante o poche parole per esprimere la propria rabbia. Il silenzio ci culla e ci accompagna nella nostra intimità, calandoci la maschera che tanto tutti vogliono vedere. Perché noi stiamo bene, è questo che la gente sa, e allora che così sia.
È importante non considerare ciò che dice e pensa la gente ma è altrettanto importante valutare ciò che pensi e dici tu degli altri.
Dona sempre amore ed affetto e sarai ripagato. Ma quando mai? Per adesso sono solo stata ripagata solo con delle colossali fregature.
Il silenzio viene apprezzato solo dai sognatori, ci aiuta a guardare il mondo che è intorno a noi per non farci dimenticare di soffermarci, almeno per un po’, sul mondo dentro di noi che e sa dare ancora tanto amore. Kant ha voluto che sulla sua tomba fosse indicata questa frase: “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” è evidente che per vedere la bellezza di un cielo pieno di stelle occorre il silenzio aprire gli occhi, ma se non si chiudono mai non si possiamo scoprire la legge morale dentro di noi, che nella concezione del filosofo è parte del mondo che ci appartiene, che è dentro in ciascuno di noi. E dico: silenzio!
Quante parole in quel silenzio. Lui le avrebbe mai sentite?