Imma Massa – Desiderio
E ti cerco in un’emozione, e ti cerco in un caldo brivido, e ti cerco perché ho fame della tua bocca, ti cerco perché ho fame di te.
E ti cerco in un’emozione, e ti cerco in un caldo brivido, e ti cerco perché ho fame della tua bocca, ti cerco perché ho fame di te.
Ognuno di noi ha un desiderio che vorrebbe si realizzasse al più presto, ma soltanto quando cesseremo di desideralo si avvererà, e noi saremo li a osservare ciò che volevamo si realizzasse che si sta realizzando e che adesso non desideriamo più. Saremo già li a desiderare qualcos’altro, e ci morderemo le dita, sperando nel nostro nuovo desiderio.
Tra l’inseguire e il raggiungere quel che mi accende è il desiderare.
Rimane quella lucida follia della persona ancor prima del pensiero, perché non si fonde con nulla che sia contrario alla volontà d’esistere, mi conosco e mi ripulisco di ogni refuso di pacata solitudine, per immettermi nella carreggiata più veloce della volontà. Parevano tempi difficili, quelli che si paravano davanti, ma concretamente secernevano solo un motivo di lento restio dei pensieri. Accomuno le difficoltà finite, con il desiderio di scalata dell’impossibile, anzi a dir comune non esiste l’impossibile se non nei nostri pensieri.
Certe passioni non hanno una spiegazione, e forse nemmeno una logica per qualcuno, ma si vivono di eccitanti follie.
Non c’è nulla di più comune del desiderio di essere importanti.
Non credere a chi ti dice “ti voglio bene” o “ti amo”, sono i primi che ti pugnalano alle spalle.