Joseph Hall – Morte
La morte confina con la nascita, e la nostra culla sta nella tomba.
La morte confina con la nascita, e la nostra culla sta nella tomba.
L’idea di morire non mi crea nessuna paura; so già che tornerò lì dov’ero prima di venire al mondo e la cosa mi affascina e mi rende sereno.
Ti racconterò del dolore che attanaglia l’anima, di come un mondo ha smesso di girare, della forza che la fenice stanca continua a cercare, di errori che hanno fermato il suo respiro. Un’anima che conta i suoi giorni, li vive nella speranza che il sole domani brilli ancora, la donna lotta e quella catena imprigiona il cuore in un corpo che che ha smesso di lottare.
La morte ti unisce a Dio e ai tuoi cari.
Non c’è inizio dal nulla, né fine del tutto. L’inizio e la fine (di un universo), sono relativi e simultanei.
Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell’eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura.
Non dire mai di aver paura della morte. Essa è solo il lieto fine della vita.