Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Vita
Se un albero dovesse scrivere la propria autobiografia, questa non sarebbe troppo dissimile da quella di una famiglia umana.
Se un albero dovesse scrivere la propria autobiografia, questa non sarebbe troppo dissimile da quella di una famiglia umana.
Il mio cuore si riempie di emozioni senza selezionarne la fonte, la mia anima si arricchisce e nobilita facendosi avvicinare ed avvicinandosi senza maschere… la mia vita è una caleidoscopica avventura, un formarsi e riformarsi di immagini che vanno a formare quei vissuti che pur avendo una comune matrice continuamente cambiano e non si ripetono mai.
Quante volte mi sono chiesta: ma cosa simboleggiano le nuvole, come interpretarle rispetto alla vita.Soltanto crescendo ho capito che cio che rappresentano dipende da come le vediamo.Se guardiamo sotto di loro, vuol dire che non siamo sereni, o che siamo ancora legate al passato, senza uno spiraglio. Impariamo invece a guardare sopra le nuvole, dove c’è sempre sereno, dando alla vita ottimismo, positività e serenità. Solo così queste stesse nuvole non esisteranno più.
Credere è una bella cosa, ma mettere in atto le cose in cui si crede è una prova di forza. Sono molti coloro che parlano come il fragore del mare, ma la loro vita è poco profonda e stagnante come una putrida palude. Sono molti coloro che levano il capo al di sopra delle cime delle montagne, ma il loro spirito rimane addormentato nell’oscurità delle caverne.
Nessuno insegna la presenza della magia, che è l’irrompere del mistero nella vita di ciascuno. Nessuno insegna i cammini degli elfi e delle fate nei boschi. Nessuno insegna ad abbracciare un albero. Nessuno sa indicare una rotta. Non perché si debba seguire, ma perché almeno si possa scorgere un’idea da un’altra strada intrapresa per caso. O il cui senso è segreto e tale deve restare.
Dai il dovuto merito alla tua entità. Abbi tutte le cure e le premure per il tuo essere, sii tu il fiore più prezioso, meraviglioso, profumato e attraente che possa esistere, non trascurare quello che tu sei, vedrai nel giardino del tuo cuore non mancheranno mai le farfalle.
Ora dimmi: chi tra noi è il colpevole e chi è innocente?