Klaus Mann – Libri
Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande letteratura, se ne vuole sempre di più.
Quando si è assaggiato il fascino e il conforto della grande letteratura, se ne vuole sempre di più.
Step attacca il telefono. Si chiede se è uscita davvero. Se gliel’avrebeb detto. Solo su quel divano, ricordando, vicino aun telefono muto, senza speranza. Giorni felici passati, sorrisi, giorni d’amore e di sole. Lentamente la immagina piu vicinaa lui, fra le sue braccia, proprio su quel divano, cosi com è stato. Illusione di un momento, violenti attimi di passione, ora solitaria.Dopo si sente ancora piu solo, svuotato anche dell’orgoglio. Piu tardi camminando fra la gente vede macchine dalle coppiefelici, nel traffico festivo, con i sedili pieni di doni. Sorride. È difficile guidare quando lei si abbraccia a te, quando vuole mettereper forza le marce e non è capace, quando hai una mano sola per girare il volante e, nello stesso tempo, amare.
Le persone che hai amato inizieranno a essere un’eco nella cornetta del telefono portatile.Non incontrerai mai veramente, perché avrai perso il desiderio, non ne avrai a sufficienza per costringerti a percorrere una strada, a dedicare il tempo.A decidere e basta.Non si riuscirà a darlo quel tempo, a nessuno, nemmeno per percorrere un pezzo di strada, saranno sempre e soltanto frammenti. Piccoli specchi su cui rimbalzare. L’amore, il contatto, il cammino, sarà solo amore rubato, vorace, rapacemente.
Silente abbassò le mani e fissò Harry attraverso gli occhiali a mezzaluna.”È giunto il momento di dirti quello che avrei dovuto dirti cinque anni fa, Harry. Siediti, ti prego. Saprai tutto. Ti chiedo solo un po’ di pazienza. Avrai modo di urlare… di fare quello che vuoi… quando avrò finito. Non te lo impedirò”.
Una persona che sa scrivere una lunga lettera con facilità non può scrivere male.
L’esasperazione, la stanchezza, il male di vivere, spesso, portano a vedere negli altri, in coloro che ci stanno vicini, la causa di tutte le nostre difficoltà, dei nostri mali. È la via più facile, anche se non indolore, per sfuggire alla verità, alle umane, umanissime paure.Diventiamo ciechi nei confronti delle responsabilità e non ci accorgiamo che la vita è come ce la siamo costruita noi.Che cosa porta l’uomo a cercare fuori di se l’essenza della vita? Perchè è pronto a disperarsi nella solitudine o, peggio, tra le falsità, le meschinità, l’ipocrisia di uomini senza scrupoli, senza ideali. Assetati di fama e di potere?Perchè non sa riconoscere la propria potenzialità, la grandezza del suo essere, con i suoi limiti, le sue capacità? Perchè non crede in sè al di là di come gli altri lo giudicano, di come lui si giudica?Finche l’uomo non si accetta e non inizia un dialogo con se stesso, non troverà mai la serenità a cui anela, la pace interiore, la capacità di affrontare le tempeste della vita.(da “Alle porte della vita”)
Per parecchi giorni non mi resi conto di quanto la desideravo, di quanto mi piaceva parlare e stare con lei.