Gerardo Migliaccio – Lavoro
Dove c’era una rete vendita ibrida, c’è puzza di bruciato.
Dove c’era una rete vendita ibrida, c’è puzza di bruciato.
Ci hanno fatto credere che eravamo concorrenti, solo perché non hanno avuto il coraggio di uccidere un uomo a sangue freddo.
La concorrenza è tale, quando il risultato raggiunto è, a parità di risorse.
Dedicarsi alle proprie attività, permette anche di non fermarsi a guardare quelle degli altri.
Che lavoro fai? Il dj. Se non facessi il dj che lavoro vorresti fare? Il dj.
Il problema non è far passare il decreto svuota provincie, il problema sarà mettere in atto lo svuota uffici.
Chiunque abbia detto che il lavoro nobilita l’uomo evidentemente non ha mai lavorato.
Se un lavoro che ritenevi difficile da eseguire si rivela facile vuol dire che hai avuto fortuna. Se se un lavoro che ritenevi facile si rivela difficile vuol dire che non sei capace di farlo.
Le imprese private quando compiono con il dovere di retribuire onorevolmente i propri dipendenti devono essere un esempio da seguire, da imitare, da uguagliare e da superare.
C’è chi si reputa professionista perché si fà pagare, e c’è chi si fa pagare perché professionista.
Per fare l’idraulico è necessario aver imparato il mestiere, per fare il politico è necessario imparare a rubare!
Il mio compito è creare idee, non combattere per esse. Se l’idea è buona, va avanti da sola. Se l’idea non è buona, è un opinione.
Nei tempi passati si lavorava per vivere e si viveva per lavorare, oggi si vive e basta, lavori o non lavori.
In molti ambienti, a essere prese di mira, sono di solito le brave persone perché sono viste come una minaccia, perché si teme il giudizio morale della loro onestà, perché non sono in linea con i metodi usati per ottenere profitto negli affari, e diventano pericolose soprattutto quando fanno notare che certe cose non si fanno.
Retribuita mortificazione quotidiana conseguente a prestazioni fisiche ed intellettive monotone e ripetitive, studiate, sembrerebbe, con il preciso scopo di limitare e ridurre la creatività e le doti dell’essere umano e per indurlo a credere, grazie alle ombre della crisi economica, d’essere fortunato.
Aziende, piccole o grandi, ciò che veramente farà la differenza tra chi soccomberà alla crisi e chi invece ne farà un’opportunità per crescere, sarà dato dalle piccole cose: un sorriso in più, un piccolo sconto, un nome ricordato, un consiglio disinteressato.Perché, al di là di minuziose strategie di marketing o di vendita, c’è sempre il cliente, un essere umano che vuole essere riconosciuto, apprezzato, ascoltato e, nella foga di fare numeri, spesso tendiamo a dimenticarcelo.
Grazie alla simulazione dell'”occupazione”, e al miraggio di un futuro positivo per la società del lavoro, si crea la legittimazione morale a procedere in modo ancora più determinato contro i disoccupati e quelli che rifiutano di lavorare. Nello stesso tempo, le agevolazioni fiscali e le cosiddette “gabbie salariali” abbassano ancora di più il costo del lavoro. E così si favorisce con tutti i mezzi possibili il già fiorente settore del lavoro sottopagato e dei lavoratori poveri disposti a tutto.