Nicholas Sparks – Libri
A volte pochi giorni possono cambiare una vita intera e una passione travolgente come un uragano può trasformarsi in amore eterno…
A volte pochi giorni possono cambiare una vita intera e una passione travolgente come un uragano può trasformarsi in amore eterno…
Mentre ti osservo in questi giorni ti muovi lentamente con una vita che cresce dentro di te spero tu sappia quanta importanza tu abbia per me, e come è stato speciale questo anno. Mi sento il più fortunato degli uomini e ti amo con tutto il cuore.
Wakan-Tanka…insegna agli uccelli a costruire i nidi, eppure a costruire i nidi, eppure i nidi degli uccelli non sono tutti uguali.Wakan-Tanka fornisce loro solamente la traccia.(da “L’anima degli indiani”)
La Rivoluzione francese vide che c’era stata la Rivoluzione americana e fece la Rivoluzione francese. (da “Io speriamo che me la cavo”)
La Svizzera è un piccolo paese dell’Europa che si afacia sulla Svizzera, l’Italia, la Germania, la Svizzera e l’Austria. A molti laghi e molte montagnie ma il mare non bagnia la Svizzera e soprattutta Berna.
Ti ho atteso come Penelope aspettava Ulisse, come Giulietta aspettava Romeo, come Beatrice aspettava Dante per riscattarlo. Il vuoto della steppa era affollato dai ricordi di Te, dei momenti passati insieme, dei luoghi nei quali siamo stati, delle nostre gioie e delle nostre discussioni. Ma quando guardavi indietro, verso le orme dei miei passi, non ti vedevo. Ho sofferto molto. Ho capito che avevo imboccato un cammino senza ritorno, e mi sono resa conto che, quando agiamo così, non possiamo fare altro che continuare per quella strada. Allora sono andata da un nomade che avevo conosciuto tempo prima, gli ho chiesto di insegnarmi a dimenticare la mia storia personale, ad aprirmi all’amore che è presente in ogni luogo. Con lui, ho cominciato ad apprendere la tradizione del Tengri. Un giorno, guardandomi intorno, ho visto quell’amore riflesso in un paio d’occhi: nello sguardo di un pittore di nome Dos.Ero molto addolorata: non potevo credere che fosse possibile amare di nuovo. Lui non mi ha detto molte cose: mi ha solo aiutato a perfezionare il russo, e mi ha raccontato che nella steppa usano sempre la parola “azzurro” per designare il cielo, anche quando è grigio – perchè sanno che al di sopra delle nuvole è sempre di quel colore. Mi ha preso per mano, e mi ha aiutato ad attraversare queste nuvole. Mi ha insegnato ad amare me stessa, prima che ad amarelui. Mi ha rivelato che il mio cuore doveva servire me e Dio, e non essere assoggettato alle necessità degli altri.Mi ha detto che il mio passato mi avrebbe accompagnato per sempre: tuttavia, quanto più fossi riuscita a liberermi dei fatti e a concentrarmi solo sulle emozioni, tanto più avrei capito che nel presente esiste sempre uno spazio grande come la steppa, che dev’essere colmato con atro amore e altra gioia di vivere.Infine mi ha spiegato che la sofferenza nasce quando ci aspettiamo che gli altri ci amino nel modo che immaginiamo, e non nella maniera in cui l’amore deve manifestarsi – libero, incontrollato, pronto a guidarci con la sua forza e a impedirci di fermarci.
Anche se so di aver perduto per sempre la donna che amo, devo sforzarmi di vivere tutte le grazie che Dio mi ha concesso oggi. Le grazie non possono essere risparmiate. Non esiste una banca dove io posso depositarle, per utilizzarle quando sarò di nuovo in pace con me stesso. Se non userò queste benedizioni, le perderò irrimediabilmente.Dio sa che noi siamo gli artisti della vita. Un giorno, ci dà un mazzuolo per scolpire; un altro i pennelli e i colori per dipingere un quadro, oppure la carta e una penna per scrivere.Ma non potrò mai impiegare il mazzuolo per le tele, o il pennello per le sculture. Dunque, sebbene sia difficile, devo accettare le piccole benedizioni dell’oggi, che mi sembrano maledizioni, perchè io sto soffrendo e la giornata è davvero splendida, con il sole che brilla e i bambini che cantano per la strada. Solo così riuscirò a uscire dal dolore e a ricostruire la mia vita.
“Perchè gli uomini sono tristi? “Domanda Esther.”È semplice” risponde il vecchio. “Vivono imprigionati nella loro storia personale. Tutti sono convinti che l’obbiettivo dell’esistenza sia quello di portare a compimento un piano. Nessuno si domanda se quel progetto sia il proprio, o se sia stato pensato da altri. Le persone accumulano esperienze, ricordi, cose e idee altrui – più di quanto possano sostenere. E così dimenticano i propri sogni.
Io non vi biasimo tanto per la vostra voracità, miei simili; questa è natura, e non c’è niente da fare; ma dominare questa cattiva natura, questo è il punto. Voi siete pescecani, certo; ma se dominate il pescecane in voi, allora siete angeli; perchè tutti gli angeli non sono altro che pescecani ben dominati. (da “Moby Dick”)
Sabina si siede su una panchina, le battono i denti, si stringe nel cappotto, mormora: “Succede qualcosa quando due fanno l’amore, oltre quello che stanno facendo? So che tu credi di sì, hai un’idea molto romantica del sesso. Io invece penso che sia molto più interessante ciò che si scambiano dopo, o prima”.
È la falce che pareggia tutte le erbe del prato…
È incredibile la rapidità, la precisione, a volte la violenza con cui ci aggrediscono i ricordi. Spesso li richiama un’immagine, una parola, un profumo, il motivo d’una canzone, ma più spesso lampeggiano a tradimento, fulminei, come lame d’acciaio nella notte. Chi sa da dove vengono e perchè, quale gioco di cellule impazzite li ha fatti nascere nel misterioso laboratorio del cervello. Precipitano a cascate, si rincorrono, si dissolvono, e per ciascuno c’è una fitta di dolore, un grano di nostalgia, un impulso di collera.Proiettiamo dentro di noi, ogni giorno, il film più appasionante del mondo e gli altri, intorno, non se ne accorgono.(da “Una stretta di mano e via”)
Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po’ cane anch’io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto. (da “Abbaiare stanca”.)
Poiché la mia vita è stata una continua analisi dell’ignoranza e della stupidità, questo libro non poteva che essere il suo miglior epitaffio.
Nella loro sete di demenza, alcuni personaggi, poiché non sono soddisfatti di dire fesserie solo in tv, sui giornali o in palcoscenico, scrivono anche dei libri, ma la cosa più grave è che glieli pubblicano.
Era uno strano tipo, una specie di umorista nero, un vero filosofo. Un giorno mi disse: ” Se i miei libri faranno sì che gli omicidi aumentino, beh, vorrà dire che sono serviti a qualcosa.”
Se per caso qualche stupido direttore editoriale dovesse trovare qualcosa da ridire su qualche mia frase, sappia che in più ci sarà anche questa.