Marcel Proust – Abitudine
Se non ci fosse l’abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte – cioè, a tutti gli uomini.
Se non ci fosse l’abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte – cioè, a tutti gli uomini.
Il senso di appartenenza non consiste nel ciò che possediamo, ma da ciò che decidiamo unire alla nostra vita.
Chi ci dà la gioia è l’incantevole giardiniere della nostra anima.
A perdere io ci sono abituata, è cosi da sempre, perdo la pazienza, chi amo, gli amici, il conto dei giorni, il guaio è quando perdo me stessa, non è mai stato facile riuscire a ritrovarmi.
Boccioli strappati, silenzi traditi, sassi lanciati sono le parole dalla bocca pronunciate e mal ponderate.
L’abitudine ci rende schiavi del nulla,io amo gli imprevisti,mettono alla prova la mia saggezza,diversificano il tempoè come sfogliare paginedi un nuovo libroe leggere nuovi orizzonti!
Viviamo, di solito, con il nostro essere ridotto al minimo; la maggior parte delle nostre facoltà resta addormentata, riposando sull’abitudine, che sa quel che c’è da fare e non ha bisogno di loro.