Marcel Proust – Omosessualità
Non sempre la misoginia è indizio di spirito critico e di intelligenza. Talvolta è solo frutto di omosessualità.
Non sempre la misoginia è indizio di spirito critico e di intelligenza. Talvolta è solo frutto di omosessualità.
Se vi va di fare la cacca sul cibo che vi alimenta oppure la pipì sull’acqua che vi disseta, fatelo subito e senza troppe storie. Tuttavia, se vi va di continuare a fare gli omofobi, senza nessuna conoscenza della questione omosessuale, andate pure a cagare la vostra ignoranza sulla cima di un vulcano in piena eruzione fino a bruciare le budella.
Se io fossi un re, tu saresti il mio regino.
Ma il divieto antiomosessuale deve la sua forza, e il suo carattere di costrizione, proprio al rapporto con la sua controparte inconscia, il desiderio latente e non eliminato di omosessualità, ossia quella necessità profonda che manca di riconoscimento cosciente: “fondamento del tabù è un’azione proibita verso la quale esiste nell’inconscio una forte inclinazione”.
Spesso è la mancanza di immaginazione che impedisce a un uomo di soffrire troppo.
Smettiamola con l’egocentrico esibizionismo e con le provocazioni gratuite. Combattiamo per i nostri diretti, ma senza troppo “pride” per non fare il gioco degli omofobi o dei bigotti.
Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d’animo che non è destinato a durare.