Marianna Rossi – Morte
La morte è una delle poche cose comuni a tutti… prima o poi tutti perdiamo le persone che amiamo, l’unica differenza è in come poi affrontiamo la vita.
La morte è una delle poche cose comuni a tutti… prima o poi tutti perdiamo le persone che amiamo, l’unica differenza è in come poi affrontiamo la vita.
Noi due.Una storia come tante altre,ma solo nostra.Giorni passati,una vita passatatra momenti,mpmenti di sorprese,gioie e affanni.Ma…un giorno non piùcome gli altri.Un giorno un qualcosa cheferma la vita, di ogni giorno.Giorni passati nell’attesache vi sia un giorno in più-e… in quei giornia te sempre accanto,ti ho vista lentamentesfiorire.Notti insonni, guardando teche pian pianoti avvivavi al momento dell’addio,e poi un ultimo sguardo.Un ultimo, dolcemente. Sfiorareil tuo viso.Un ultimo incontrotra le nostre labbra-e…la nostra storia.Una storia come tante altresi è conclusa,ma, posso dirti ancoraogni giorno…ciao.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida “In piedi, è giorno fatto!”, ti riesce difficile trovare le pantofole.
Pensare di morire non è una soluzione, è solo voler privare a chi ti vuole accanto di viverti.
Non riuscire a capire la morte è la più grande tragedia dell’umanità.
Il suicida è colui che invece di salire le scale a piedi, prende l’ascensore.
“È la vita” mi hanno detto così. No cazzo, perché non si può morire di un tumore.