Mauro Soldano – Silenzio
Ci sono due tipi di fraintendimenti: quelli che non capiscono le parole, e quelli che interpretano il silenzio.
Ci sono due tipi di fraintendimenti: quelli che non capiscono le parole, e quelli che interpretano il silenzio.
Vorrei il silenzio come una possibilità di conoscere me stessa, e non come ulteriore chiusura.
Il rumore dei tuoi silenzi sbatte impetuoso sulle rive della mia anima e tutto si placa tra le onde del tempo che ondeggiano nel tuo ricordo.
Passare senza lasciare traccia, questo è davvero triste in amore. Sorrisi, abbracci, baci appassionati, il fare l’amore, svaniti in un gelido ciao… il calore di quegli sguardi, dissolti nel tempo, e a volte neanche troppo tempo. E che alle volte le cose finiscono, ma finiscono davvero, ed è importante smettere di cercare ciò che non vuole essere trovato.
Questa sera regna il silenzio. Mi avvolge ed io lo odio, sembra voglia accarezzarmi, ma io lo scanso, perché voglio “raccontare”. Raccontare di me, di quanto sento il freddo della mancanza, di quanto mi scaldi il cuore sentirmi “ascoltata”, di quanto sia bello scoprire pezzi di me in altre persone. Vorrei dirgli che senza di lui sto bene, senza il silenzio io cammino e non ho paura di nulla, allora sai cosa ti dico: “Silenzio parlami!”
Gente che pretende i propri spazi e gente che vorrebbe tu li riempissi.
Nel silenzio ascolto il sussurro dell’amore, la rabbia della tristezza. Nel silenzio trovo la compagnia della solitudine percepisco il vuoto, l’Immenso e l’Essere, nel silenzio tutto prende voce.