Monique Noir – Tristezza
Di lui avevo accettato tutto, anche la sua assenza.
Di lui avevo accettato tutto, anche la sua assenza.
Ho smesso di dare agli altri tutto ciò che posso, perché? Perché l’ho sempre fatto ed indietro mi è solo tornato dolore.
Da bambina mi chiedevo spesso cosa ci fosse al di là del mare mi mettevo alla finestra e per ore ed ore con un occhio chiuso e l’altro aperto osservavo la linea dell’orizzonte cercando di carpire quell’angolino, quella porta che mi portasse oltre. Da adolescente vivevo le mie giornate sulla spiaggia chiudevo gli occhi e sognavo. Sognavo quel confine, sentivo la forza dell’amore che stava lì dietro quella porta ed io non trovavo la chiave. Adesso, osservo ancora il mare lo sguardo si perde oltre l’infinito e so che non c’è niente al di là del mare.
Conservare il dolore di vecchie ferite è estenuante e faticoso.
Ho occhi, per vedere. Ho cuore, per sentire. Ho una spada, per tagliare. Ho il velo, per celare. Ho il silenzio, per parlare.
Le cose cambiano all’improvviso…si dissolvono senza avere il tempo di poterci ripensare,senza avere il coraggio d’imbavagliare un sogno e… di tenerlo sempre con sé.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti: sono gli unici che ti permettono di camminare a testa alta anche se stai piangendo.