Angela Cicolari – Morte
Se una persona stuzzica un serpente, si aspetti delle conseguenze.Se un serpente morde una persona, uccidendola, si aspetti delle conseguenze.
Se una persona stuzzica un serpente, si aspetti delle conseguenze.Se un serpente morde una persona, uccidendola, si aspetti delle conseguenze.
Giova ciò solo che non muore, e solo per noi non muore, ciò che muor con noi.
In fondo la morte, è senza dubbio la compagna più fedele; quella che durante la vita ti dà gli stimoli per osare, e che nel momento estremo ti prende sottobraccio, mentre ti allontani da tutti gli altri.
È meglio morire svuotandosi che riempendosi, e meglio di fame che d’indigestione.
C’è chi vive da morto.
La morte fa parte della vita.
Nei cimiteri, per quanti fiori ci siano, non è mai primavera.
Ci sono due tipi di morte: quella della ragione e quella del corpo, ma solo della seconda abbiamo paura? Non è più doloroso essere morti da vivi?
Siamo nati per vivere e viviamo per morire…
All’improvviso la terra trema,tutto cade, tutto s’infrange,tutto si distrugge.Avere tutto e di colpo non avere più nulla,neanche la forza di parlare.Sirene suonano all’impazzata,grida si odono trepitanti…pianti di adulti e di bambini bagnano una terra che continua a tremare e a devastare ogni cosa.
La stagione giusta per morire…In primavera? È troppo bella con il canto degli uccelli,l’odore dei fiori e della mimosa.In estate? Come potrei morire e perdereil calore del sole e l’odore del mare.In autunno? Non riuscirei a stare senza vederei colori belli di questa stagione di cui si tingonoi lunghi viali alberati.In inverno? Non potrei perdere quelle belle serate abbracciato a te per scaldarti.Ma allora quale è la stagione giusta?Quando il buon Dio ci separerà Se io ci sarò ancorasarà per me quella la stagione giusta per morire.
Vorrei solo addormentarmi, ma vorrei risvegliarmi in un’altra vita.
La Morte estrae i numeri senza bisogno di mettere la benda e mischiare le palline.
Per quanto triste possa essere, è la morte a dare un senso a tutto.
La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro.
Se io riuscissi a dimostrare con la logica che tu morirai entro cinque minuti, sarei addolorato per la tua morte imminente, ma il mio dolore sarebbe molto mitigato dal piacere della dimostrazione.
Figliolo, se ci pensi bene, la morte non è altro che una dispersione di cultura.