Anonimo – Palindromi
A te, o poeta.
A te, o poeta.
I presidii di serpi.
Parlo col rap.
Omar, là, al ramo!
Essa cade da casse.
È Roma! Ora aro, amore.
Esule edile elide, eluse.
Otri e dive vide irto.
Arco, rame e mar ocra.
O mani, datemi metà dinamo.
O donna, in Italia, ai latini annodo.
Recai Piacer.
È non è non è.
E Nilla gelava nuda, ratta radunava le galline.