Michele Acanfora – Religione
L’unica vera cura da tutti i nostri mali: è credere in noi stessi e nel Signore.
L’unica vera cura da tutti i nostri mali: è credere in noi stessi e nel Signore.
Se Dio vuole estrarre e suggere da me energia, insieme alla bellezza, per raddoppiare quella del suo universo, incrementare l’eredità per il messia, per i suoi figli e per gli angeli, ha una gran bella faccia tosta a piagnucolarmi nelle orecchie per le conseguenze che la sua disonestà, parzialità e avidità hanno attivato.
Se Dio fosse omofobico non potrei venerarlo.
La differenza fra credere e non credere in una forza o energia impersonale chiamata Dio, o Creatore dell’Universo, o Complessità Suprema, come preferisci, è la stessa differenza tra password e pin: cioè, nessuna! Entrambi necessitano di una conferma personale e inequivocabile per essere autenticati.
La vita, così per come la conosciamo, è un passo verso la morte. La morte, per ciò che credo io, sarebbe allora un altro passo verso una nuova vita.
La religione è un male necessario che può essere anche un bene, ma il suo obbligo ereditario o indotto molto spesso fa più male che bene.
Dio perdona. Io di più.Per esempio mi son battuto per il parto indolore.
Grazie al cielo e alla natura, non ho il dono dell’ubiquità.
Per prendersi le code ai gatti, ne manda parecchia di gente all’inferno. Chi di canna ferisce, di canna perisce e magari va a fare compagnia al cane di Hitler.
Fin dai suoi esordi, l’uomo non ha fatto molti progressi: crede ancora di non essere qui per caso e che ci siano degli dei, perlopiù benevoli, a vegliare sul suo destino.
I preti fanno business con il Signore.
Gange. Ti puoi purificare nel più inquinato fiume, se hai abbastanza fede.
Gli uomini sono esseri deboli ed imperfetti e bisogna avere la forza di accettare che non daranno mai la gratificazione che ci aspettiamo. Senza gratificazione neanche tu, che sei più di un uomo, potresti vivere. Solo un Dio potrebbe reggere un simile peso e, per quanto tu ti sforzi non sarai mai un Dio. Io credo che se un Dio un giorno deciderà di farsi carico di tutto questo peso, sarà questa la causa della sua morte.
La santità senza la scienza non può essere utile che a se stessa. Quando ci insegna, occorre che la scienza fornisca un alimento alla parola e che la virtù serva di ornamento alla scienza.
In questo nostro mondo, ricco di potenzialità, ma anche estremamente complesso e problematico, è più che mai urgente costruire sulla roccia della fede… Secondo la più pura tradizione giudaica, che è stata ripresa e sviluppata dalla tradizione cristiana, il mondo poggia su tre colonne:La lettura e l’ascolto della Parola di Dio.La preghiera pubblica e quella personale.Le opere di misericordia, cioè l’azione ispirata dall’amore.
Ci sono due correnti d’approccio alla “vita”.Gli Eletti che credono in un Dio.I Dannati che cercano senso e verità.Certo ci sarebbe una terza che non crede in Dio e non si pone domande… ma quelli sono Ominidi.
Per quel che mi riguarda, so che l’inferno esiste. E con esso il Paradiso.