Elias Canetti – Religione
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c’è stato per tanto tempo.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c’è stato per tanto tempo.
La vita non la costruiamo noi, è una missione.
I santi sono persone come noi, ma l’amore li spinge più di noi.
La preghiera è riconoscimento della nostra fragilità e confessione della nostra incapacità.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
Chi penserebbe a Dio se non ci fosse il male nel mondo?
Al termine dell’esistenza terrena, rivivremo una terza vita, sotto un altro aspetto, sotto un’altra dimensione. Sarà quella eterna, quella dell’anima.
La vita nel grembo materno dura, circa, nove mesi; quella terrena, anche di più di cent’anni; quella eterna non finisce mai.
La luna è la lampada del cielo notturno e la fedele guardiana d’ogni essere vivente; comprese le pietre.
Dopo ad ogni procella ritorna sempre la speranza.
Il Bene, anche a stento, non si sottometterà mai al Male.
L’ateo può essere semplicemente uno la cui fede e il cui amore sono concentrati sugli aspetti impersonali di Dio.
Disdegno Dio e i Suoi angeli per il ronzio di una mosca, per il baccano di una carrozza, per il cigolio di una porta.
L’amore del Signore è fonte per ogni altro amore che noi vogliamo esprimere.
Il Dio dei cristiani è un padre che fa un gran caso alle sue mele e assai poco ai suoi figli.
Tutto ciò che leggiamo del Salvatore è medicina per le nostre anime.
È lo scopo finale dell’onnipotenza di Dio, di non aver bisogno di esistere per il solo scopo di salvarci.