Oscar Wilde – Ricchezza & Povertà
Non ho bisogno di denaro. Solo chi paga i conti ne ha bisogno. Io i miei non li saldo mai.
Non ho bisogno di denaro. Solo chi paga i conti ne ha bisogno. Io i miei non li saldo mai.
L’eccessiva ricchezza è stata causa di rovina per molti sprovveduti: è difficile infatti, nell’abbondanza, rispettare la misura.
Quell’eterna mancanza di soldini che tormenta gli uomini pubblici.
La maggior parte della gente deposita i propri soldi in banca per metterli al sicuro da se stessi.
Il denaro in se stesso è un male.
L’avaro fa numerosi testamenti. Hanno per lui il fascino di spese che sa di non fare mai.
Vince solo chi è convinto di poterlo fare.
La povertà stessa, quando è immeritata, rende orgogliosi.
Egli ammassa ricchezze, e non sa chi ne goderà.
Il bilancio è la pagella del manager.
La povertà unisce molte più cose di quante ne divida.
Non puoi avere tutto! Dove lo metteresti?
La ricchezza assomiglia all’acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete.
Non ci interessa la ricchezza, ciò che vogliamo è allevare bene i nostri figli. La ricchezza non è di nessuna utilità e non si può portarla con noi una volta morti. Non vogliamo ricchezza, vogliamo Amore e Pace.
Chi ha fretta d’arricchire non si conserverà innocente.
Chi vuol essere ricco in un anno, in capo a sei mesi pende da una forca.
È la disgrazia dell’esser ricchi il dover vivere con gente ricca.