Jean-Paul Sartre – Ricchezza & Povertà
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l’esercizio della generosità.
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l’esercizio della generosità.
La ricchezza mi fa povero.
Il denaro è inodore.
La brama di denaro è alla radice di tutti i mali.
Il conoscente è un tale che conosciamo abbastanza bene per chiedergli un prestito, ma non così bene da concederglielo.
Il denaro può comprare la buccia di molte cose, ma non il seme. Può darvi il cibo ma non l’appetito, la medicina ma non la salute, i conoscenti ma non gli amici, i servitori ma non la fedeltà, giorni di gioia ma non la felicità e la pace.
Non è che il ricco sia cattivo; è soltanto troppo indaffarato a fare soldi per essere buono.
La più facile arte è quella di far denari e l’aurea mediocrità degli uomini ha a questo una meravigliosa attitudine.
Il denaro non rappresenta altro che una nuova forma di schiavitù impersonale, al posto dell’antica schiavitù personale.
Per i ricchi il tempo è denaro, per i poveri invece è fatica.
Non desiderare mai nulla di troppo.
Insaziabile è il desiderio di guadagnare.
La bancarotta può avere tre cause: donne, scommesse o il consulto di esperti.
Il valore principale dei soldi risiede nel fatto che una persona vive in un mondo nel quale è troppo stimato.
Nessuna persona onesta si è mai arricchita in breve tempo.
Un tempo si diceva che i soldi non fanno la felicità, ora nessuno riesce più a mentire così spudoratamente.
Le ricchezze coprono una moltitudine di dolori.