Rossella Porro – Abitudine
Mi si accusa di amare poco la mia città, ma ovunque vada essa mi viene dietro.
Mi si accusa di amare poco la mia città, ma ovunque vada essa mi viene dietro.
Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola! Ci sono sempre per me, quando mi chiamo non ho impegni, non mi infastidisco per la perdita di tempo, mi capisco, so perfettamente cosa voglio dire quando parlo confusamente tra i singhiozzi, mi scuso da me e non ci sono conseguenze, equivoci od offese quando do di matto. So compatirmi e tollerarmi quando sono odiosa fino all’inverosimile, ingestibile, villana e capricciosa. Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola perché se dovessi aspettare che qualcuno lo faccia, morirei di freddo. Non ho a chi chiederli questi abbracci, ma dopo un po’ non se ne sente neppure la mancanza, o l’esigenza, si ha solo la percezione di un retrogusto che sa di calore e completezza quando se ne ricevevano; probabilmente, se ci fosse qualcuno a donarmeli, li rifiuterei non riconoscendone l’intenzione.
Il problema di oggi è che ci sono troppi che si credono grandi che poi alla fine sono immaturi, si immaturi nei sentimenti e nella lealtà.
Ho smesso di pensare agli altri quando ho capito che gli altri pensavano solo a se stessi.
Sono una che condivide tutto, tranne lo spazzolino da denti!
Siamo così intenti a guardare le apparenze, che non riusciamo più a vedere il cuore delle persone.
Quando si desiderano sempre e solo i soldi si sarebbe disposti pure a credere che gli uccelli volino a testa in giù.