Salvatore Riggio – Morte
Troppo spesso incolpiamo ingiustamente la Morte stessa per essere sopraggiunta quando in realtà è stato la Vita ad aver ammazzato.
Troppo spesso incolpiamo ingiustamente la Morte stessa per essere sopraggiunta quando in realtà è stato la Vita ad aver ammazzato.
Se della morte ognun parlasse spessomeno soffriral repentin trapasso.
La morte pone fine alla vita, ma fa nascere se stessa.
Non avere paura della morte quando attorno a te tutto muore, nutri la tua anima giorno dopo giorno per accrescere le tue virtù, che ti accompagneranno un giorno verso la pace della vita.
Ho davvero paura di lasciare questo mondo arrivato il mio momento. Ho paura perché questo mondo è così bello. Basta affacciarsi da una finestra e guardare il mare, basta camminare in un parco di primavera, basta uscire e sentire il vento freddo d’inverno e vedere le foglie agitarsi, basta guardare due occhi che sorridono. Tutto questo è così bello e un giorno ci verrà portato via. Noi smetteremo di esistere mentre tutto andrà avanti. E se fosse come una notte senza sogni? Avete presente, no? Svanire per sempre, vivere in quel nulla per il resto della vita, mentre tutta questa meraviglia continua a scorrere. Le persone che amiamo, la natura, la danza, la pittura, la musica. Tutto andrà avanti e noi invece resteremo indietro, come se non fossimo mai esistiti, ma allora vorrei sapere una cosa. Perché nonostante ne siamo consapevoli, perché nonostante la paura del nulla e il sapere che prima o poi ci toccherà, non riusciamo a vivere la nostra vita a pieno? Perché non riusciamo a dire quei “ti amo” balbettati, perché non riusciamo a lasciarci andare, a rischiare? È tutto così breve e mi fa paura. Io voglio vivere, non voglio restare indietro, non voglio lasciare nessuno indietro, non voglio essere solo una persona su una foto. Vi prego, io non voglio scomparire.
Fautori della pena di morte sono degli statalisti dell’omicidio.
M’ostinai e asserii che la morte era la vera organizzatrice della vita.