Alberto Jess – Paura & Coraggio
Infondo cosa separa l’uomo da quella che chiama felicità? Una pozione: coraggio.
Infondo cosa separa l’uomo da quella che chiama felicità? Una pozione: coraggio.
La musica è incarnazione dell’armonia dell’universo.
Ci sono due tipi di morte: quella della ragione e quella del corpo, ma solo della seconda abbiamo paura? Non è più doloroso essere morti da vivi?
Lamentarsi della morte è non accettar questa come naturale conseguenza della vita.
In fondo gli uomini riflettono in vita sulla morte, perché sanno di non potervi riflettere dopo.
Chi s’avvelena di ricordi, muore nel passato.
La caratteristica meravigliosa delle leggende è che esse hanno un inizio, ma non hanno una fine. Anche se trascurate, sono scritte o incise da qualche parte; anche se non sono scritte, il loro ricordo permane oralmente. Tutti noi, per non morire nella nostra identità oltre che nel nostro corpo, dobbiamo renderci protagonisti di leggende, dobbiamo saper lasciare il nostro marchio. Dopotutto, se non lo facciamo, leggendo il nostro nome, i nostri discendenti si diranno: “non ti curar di loro, ma guarda e passa”. È ciò che non vogliamo. Questo sempre ammettendo come vera l’ipotesi di una realtà passata e di una realtà futura che appare sempre più lontana da noi: non è forse il pensiero l’unico legame con il passato che si può trovare in un uomo? Non è forse l’istinto l’unico legame con il passato che si può trovare in un animale? Non è forse nessuno il legame che lega una pietra al passato? Certo mi direte che il tempo l’ha erosa, l’ha mischiata ad altra sabbia, altra roccia ed altra terra, ma lo dite solo perché lo vedete voi. La pietra questo non lo vedrà mai. Lo stesso ragionamento è applicabile al futuro. Stranamente solo il presente si salva. Viviamo in un eterno presente?
La cupidigia di potere porta solo alla morte… o all’immortalità, se è il potere ricercato è di natura nobile.
La pioggia del destino mi piove addosso: io la percepisco, ma non la vedo. Ed è questo il brutto: ovunque vado, non riesco ad evitarla.
Nella vita incontrerai sempre degli abissi spaventosi che ti creano vertigini e paura. Tuttavia in quei momenti ti basterà ricordare che l’abisso c’è sempre stato mentre salivi la parete della tua vita: intento nella scalata non te ne accorgevi. Il modo migliore per superare le sofferenze? Badare a scalare senza voltarsi a ricordarle!
L’illusione è la soluzione alla nostra schiavitù; dacché saremo sempre schiavi della casualità, ma l’illusione d’esser liberi spezzerà almeno il peso delle nostre catene.
Il caso non è il destino, ma un suo perenne nemico; il caso è libero, il destino è più incatenato dell’uomo.
Ragazzi, mi son tradito per gran parte della mia esistenza: ho creduto che l’uomo potesse scegliere. Scegliere tra il bene o il male, tra il bello e il brutto, tra la ricchezza e la povertà. Invece no: l’uomo non può ancora.
Un’idea nobile è sempreverde: non cade per terra né in autunno né in inverno.
Chi segue pedissequamente il pensiero altrui è come il bambino che segue la mamma, privato della sua candida innocenza.
La bellezza è come il miele, che nelle sue dolci essenze profumate può celare la trappola di un insetto che vi s’avventuri.
Il problema è che ha molto più senso un mondo senza senso!