Alexandre Cuissardes – Politica
Se non capisci con le buone capirai con le cattive, è un vecchio detto comprensibile a tutti, fuorché ai politici.
Se non capisci con le buone capirai con le cattive, è un vecchio detto comprensibile a tutti, fuorché ai politici.
Visto il numero della gente che sale o scende in politica più che un ascensore sarebbe necessario un enorme montacarichi. Potremmo staccargli la corrente quando è a metà corsa e poi dimenticarli tutti lì.
Avremo una campionessa olimpionica in meno, qualche giornalista in meno, qualche magistrato in meno e troppi politici, o meglio troppi ambiziosi in più. Se almeno Valentina Vezzali usasse il fioretto in parlamento…
Diamo il benvenuto ai tanti nuovi salvatori della patria, adesso ricerchiamo ciò che resta della patria ed appena lo troviamo glielo lo consegniamo per le nuove cure, ma forse dove sta la patria da salvare è meglio che lo chiedano a quelli che stanno sulla porta dei palazzi ad aspettarli, loro sanno dove l’hanno messa la patria, a chi l’hanno venduta.
Sono troppi i cittadini capaci di intendere e volere che vanno a votare partiti composti da politici incapaci di intendere e volere, dobbiamo cominciare a pensare che è il contrario?
In un paese serio le elezioni servono a mettere alla prova i migliori, non a scegliere il meno peggio.
La politica non partorisce mai buone cose, riesce soltanto a fare aborti, chissà chi è il padre.
Visto l’attaccamento che hanno ai palazzi del potere non ci sarebbe da meravigliarsi se qualche politico chiedesse di farsi seppellire in parlamento o in senato.
Divieto di svolta a destra, divieto di svolta a sinistra, divieto di accesso al centro, strada chiusa. Obbligo di inversione a U. Motivo: presenza seggio elettorale.
Forse le menti troppo fini dei Riccardi di Sant’Egidio hanno messo Monti nei casini.
Il cretino applaude anche chi raglia, soprattutto quando si avvicinano le elezioni.
Se fossimo negli anni 70/80 Berlusconi verrebbe definito “truccato Abarth”, sia per le “prestazioni” che per la “carrozzeria”
Da settant’anni siamo a parlare di fascisti e comunisti di destra e sinistra, ci preoccupiamo dell’europa, se rimanerci o andare. Se in Europa venisse indetto un referendum sulla permanenza o meno dell’Italia probabilmente verremmo spediti noi fuori a furor di firme. Sarebbero loro a non volerci.
Tutti i politici sono concordi nel dire che disprezzano la violenza ma non passa giorno che con i loro comportamenti non facciano qualcosa per farla diventare l’unica scelta possibile anche per il più mite dei cittadini.
Andare a votare è come firmare una piena liberatoria ad un chirurgo che ti opererà sbagliando sicuramente intervento, e senza essere coperto da assicurazione.
Ormai è talmente in basso la politica che per trovarla dobbiamo chinarci molto, e chi si china molto non la vede ma la sente dietro.
È più utile al paese un anziano pensionato che coltiva l’orto o porta i nipotini a scuola che un nuovo arrivato in politica.