Anna Maria D’Alò – Abiti
In una donna di classe non è l’abito a vestirla, ma è lei che veste l’abito.
In una donna di classe non è l’abito a vestirla, ma è lei che veste l’abito.
Il portamento di una persona non è influenzato dall’abito firmato, ma è la classe che rende regale anche un abito di poco costo.
L’abitudine è una stanza chiusa alla vita.
L’eleganza non è un abito che si indossa, ma una guaina di luce che avvolge un corpo nudo del superfluo.
L’eleganza è l’abito invisibile di un corpo vestito del suo portamento.
L’innocenza perduta ci attende da sempre sulla riva del nostro mare per essere indossata con abiti nuovi.
Si può essere vestiti anche senza abiti, se la nudità indossa la regalità di un portamento elegante.
Sono le capriole della vita a rimetterti poi in piedi.
Chi riesce a sopravvivere alle tempeste, ha imparato a dialogare con il vento.
Quando riesci ad andare oltre… è perché hai già conosciuto i tuoi limiti.
Lo sbruffone è colui che l’ha sempre fatta franca con il dolore.
Non puoi fuggire da te stesso, è l’unica persona che non puoi abbandonare.
Abbandonarsi al sonno è concedersi al tempo che trascorre e non ti appartiene.
Nell’abbandono troviamo quella parte di noi che si è smarrita quando credevamo di essere padroni di noi stessi.
Abbandonarsi alla vita è perdonarle di averti creato e abbandonato.
Abbandonarsi totalmente in un amore è consegnargli il potere di annientarti.
La prima eleganza è l’educazione.