Anna Maria D’Alò

Quando ti perdi nel labirinto delle emozioni ascolti la musica del cuore che ti rivela d’esistere.

Il sentirsi perfetti, esigendo la perfezione, rende ciechi dei propri limiti e dell’oltre da raggiungere insieme con umiltà.

Un abbraccio veste la nudità del cuore.

L’assenza è una cornice senza l’immagine.

Non calpestare le rose se l’amore ti ha deluso… ci sono altri giardini da visitare e ancora nuove rose da cogliere.

Nulla ha più nostalgia di ciò che non è mai accaduto.

I guazzi su una tela donano emozioni individuali, come i dipinti della Natura regalano emozioni diverse, secondo la propria percezione.

L’abbraccio è incorporare per un istante l’altro e sentirlo parte della tua carne.

Tutto ciò che è incomprensibile, noi lo definiamo mostruoso.

Ci saranno sempre parti di te che continueranno a danzare insieme alle foglie in autunno.

Il dubbio è essere in bilico tra il baratro e la terraferma.

L’innocenza perduta ci attende da sempre sulla riva del nostro mare per essere indossata con abiti nuovi.

Non si può desiderare la pace o addirittura voler essere intermediari di pace se poi non si perdona un amico e lo si estromette dalla propria vita, oppure si litiga spesso in famiglia e non si è sereni con se stessi. La pace la devi far nascere dentro di te ogni giorno con i semi dell’amore, dell’umiltà e del perdono.

Ci sono momenti in cui ognuno di noi ha dentro l’anima un terremoto, dobbiamo solo imparare a vivere anche con le scosse telluriche. L’importante è non farci crollare tutto addosso.

Se avverti che qualcuno ti è vicino senza esserti accanto, vuol dire che lo hai dentro di te.

La meraviglia è saper guardare con occhi stupiti il miracolo che si compie ogni giorno, di cui pochi se ne accorgono.

La presenza è un letto disfatto, l’assenza è un letto vuoto.